[Gfoss] shapefile format copyright
a.furieri a lqt.it
a.furieri a lqt.it
Gio 22 Gen 2009 16:46:57 CET
On Thu, 22 Jan 2009 16:23:42 +0100, ivan marchesini wrote
> Cioa a tutti...
> questa è la definizione di formato shapefile che si trova su wikipedia:
>
> The ESRI Shapefile or simply a shapefile is a popular geospatial vector
> data format for geographic information systems software. It is developed
> and regulated by ESRI as a (mostly) open specification for data
> interoperability among ESRI and other software products.
>
> volevo chiedervi: da molti viene interpretato come un formato
> proprietario? è pienamente corretto?
>
> sono un po' confuso su questa cosa... vorrei mettere un punto fermo...
>
Ciao Ivan,
io personalmente la interpreto come segue:
a) definire un formato sicuramente costituisce un'opera di ingegno,
ergo è sottoposto alla disciplina sul diritto di autore
b) ma questo, tutto sommato, è nell'interesse di tutti quanti:
per garantire una reale interoperabilità sicuremente è bene che
ci sia un'unico soggetto "uffialmente titolare" che fissa le
regole in modo chiaro ed univoco per tutti
c) anche i nostri amati formati 'liberi' identificano comunque
un preciso soggetto titolare del copyright (che nello specifico
magari è un copyleft, ma anche questo rappresenta comunque una
forma di tutela del diritto d'autore). P.Es.:
- le specifiche OpenGis appartengono all'Open Gis Consortium
- le specifiche HTML e XML appartengono al W3C
- le specifiche JPEG appartengono al Joint Photographic Experts
Group [ISO/CCITT]
- le specifiche PNG appartengono al W3C
- le specifiche TIFF appartenevano alla Aldus, ed ora sono di Adobe
Insomma, alcuni formati hanno un copyright che risale ad un
ente internazionale / consorzio / autorità pubblica
Altri formati invece hanno un copyright che fa capo ad un'azienda
Ma se le specifiche sono pubbliche, ben documentate, non sono
coperte da brevetto, e non è richiesto il pagamento di alcuna
royalty in nessun caso, direi personalmente che in ogni caso si
tratta di "formati aperti" a tutti gli effetti, a prescindere dal
fatto che il soggetto titolare sia magari una ditta commerciale
Insomma il "nemico brutto e cattivo" sono i formati CHIUSI e
blindati, che ammazzano qualsiasi interoperabilità con i
prodotti di terze parti, a meno di pagare una licenza. P.es:
- AutoCad si tiene ben stretto DWG; non esiste documentazione
pubblica, ogni nuova release è fatta apposta per rendere
il formato inaccessibile, ogni tentativo (vedi OpenDWG)
di "bucare" il formato genera cause legali ...
- ma la stessa AutoCad invece pubblica le specifiche del DXF,
ed incoraggia i produttori terzi ad usare DXF come formato
di interscambio
- quindi DXF (anche se fa magari schifo) è sicuramente un
"formato aperto", mentre DWG non lo è per nulla
ciao Sandro
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