[Gfoss] DRM: avevamo ragione noi

Andrea Peri peri.rtoscana a gmail.com
Dom 11 Gen 2009 18:40:27 CET


La mia prec. email era volutamente incompleta perche' mi sono dovuto assentare.

Vedo ora di terminare il concetto.
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>> E poi quanti ce ne saranno di "esperti" che scardinano il DRM.
>> Non credo proprio che ce ne siano cosi' "tanti".

>Non ne ho idea, ma ne basterebbe uno solo: una volta scoperto come
>aggirare il DRM puoi tranquillamente convertire i dati in un formato
>senza DRM ed far cadere il DRM stesso nell'eterno oblio. Nel caso della
>musica, la stragrande maggioranza dei file musica che possono
>interessare la persona media puņ essere scaricare tranquillamente senza
>DRM.

>> Ps: so' benisio che basta una virtual machine per ingannarlo, ma il
>> punto resta valido.
>> Il DRM si lascia ingannare perche' parte dal presupposto di potersi
>> fidare dell'utente originale.

>In quali situazioni questo presupposto č valido?

Ad esempio (vedi GeoRM) in ambienti ove la conoscenza del dato riveste
interesse strategico e cose del genere.

Ad esempio mi viene in mente le comunicazione satellitari o certe
conversazioni telefoniche.
Tutta roba ove insomma l'importanza della conoscenza del dato si
sviluppi nell'arco delle poche ore o di pochi minuti.

Ovvero in situazioni dove la conocenza del dato con 24 ore di ritardo
rende tale conoscenza irrilevante.

Tornando all'uso originale di cui si parlava...
Il DRM, almeno nei metodi piu' ovvi si basa sull'abbinamento tra PC e archivio.

Quando cambi PC l'abbinamento non torna piu' e l'archivio diviene illeggibile.

Per cui una tecnica che banalmente lo mette in crisi e' se
l'abbinamento viene fatto basandosi su una virtual machine.
Questo costringe a leggere i dati all'interno di una vm ma rende
l'archivio trasportabile.

Ora qui il punto di vista tra il tuo discorso e il mio diverge.

Per te' e' rilevante il riuscire a scardinare il DRM e rendere i dati
in chiaro, ovverosia rimuovere il vincolo.
Per me , invece, questo e' irrilevante, per il solo motivo che la
trasportabilita' si puo' avere facilmente tramite l'ausilio di una VM,
ovverosia rendere il vincolo ininfluente.

Quando dicevo che alla base il DRM si basa sull'assunto di fidarsi
dell'operatore, intendevo distinguere,
tra il caso in cui i dati sono utilizzati legittimamente da un operatore,
su una macchina, e il DRM li lascia usare perche' torna l'abbinamento
tra macchine e dati.

Se poi questi dati sono asportati illegalmente e portati in un'altra
macchina ecco che il DRM si attiva e li blocca.

Che poi esso sia scardinabile, alla stregua di una cassaforte che
portata in aperta campagna puo' resistere per qualche ora, ma alla
fine cede ha poca rilevanza.

Se invece l'operatore stesso agisce per rendere tali dati
trasportabili fecendoli abbinare a un VM, allora e' l'operatore stesso
che agisce contro l'assunto originale, e rende tali dati
indifendibili.

Ora io dicevo che mentre e' logico usare il DRM per difendere dei dati
in un ambito ove anche chi li adopra e' dalla parte di chi li difende
(il DRM).

E' assurdo usarlo per vendere dai dati ( i brani musicali ) dove chi
li acquista e' dalla parte opposta, e li vorrebbe invece liberare
dalla morsa del DRM.
Perche' basta che li compra e li scarica, operi in una VM, che sono
automaticamente trasportabili senza problemi.

Il discorso dello sblocco del dato con la rimozione del DRM, e' un
altro aspetto ancora.
Piu' drastico, certamente e piu' definitivo.
Ma mentre questo secondo caso richiede delle competenze certamente non comuni.
Nel primo caso, lo sanno fare tutti e quindi e' una facile riprova che
basta poco per gabbare il povero DRM.
(una VM appunto).

Pero' non e' che il DRM sia una ciofeca in quanto tale, ma bensi' e'
una ciofeca l'idea di usarlo per proteggere i brani musicali venduti.
Ciao,

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