[Gfoss] DRM: avevamo ragione noi

Andrea Peri peri.rtoscana a gmail.com
Sab 10 Gen 2009 23:42:15 CET


>osso chiedere quali?

A cosa serve una porta blindata ?
A garantire che la casa sia usata solo da chi la ha comprata ?

Non proprio.

Una porta blindata serve a garantire che l'ambiente da essa delimitato
non sia usufruito da persone che non hanno la chiave per accedervi.

Idem per il DRM. Che poi funzioni o no e' un altro discorso.

>A me sembra che nel DRM sia insito un grosso
>problema di fondo: quello del "trusted client". Basare un dispositivo di
>sicurezza su qualcosa che lavora in un ambiente fondamentalmente
>insicuro è, secondo me, piuttosto miope, perché, proprio come si
>sottolinea nell'articolo citato da Paolo, il rischio maggiore è quello
>di creare problemi a chi ne sa poco (ossia chi, con buona probabilità,
>fruirebbe comunque in modo legale del bene),

Premesso che come dicevo: l 'uso che se ne fa' per
la vendita dei brani lo trovo stupido e molto ridicolo.
Pero' e' l'uso che e' stupido, non il DRM.

Il DRM non e' per niente un aggeggino per praticoni.
E dovrebbere essere usato da persone competenti.
E non parlo del negoziante che lo usa per vendere brani via internet,
ma piuttosto dei clienti che accettano di comprare brani protetti con il DRM.

Se non lo si conosce per bene e' meglio comprarsi un bel CD.

Comprarsi la musica via internet, specie quella con il DRM richiede
una consapevolezza di quello che si sta facendo
che la maggior parte delle persone non hanno. E poi si stupiscono se
all'improvviso il brano non funziona piu....

>presentando un ostacolo
>facilmente sormontabile a chi ha le capacità tecniche (che, con
>altrettanto buona probabilità, è chi ha maggiori interessi a lasciar
>perdere i vincoli legali).

questa e' la solita storiellina che viene sempre rivenduta come scusa
per dire che una cosa non serve a niente.

Alla stessa maniera si potrebbe dire che le porte blindate non servono a niente
e anzi penalizzano chi le mette perche' se rimane chiuso fuori ha
difficolta' a rientrare in casa.

Mentre poi il ladro che si assume essere sempre un tipo espertissimo
finisce per aprirla comunque....
E quindi meglio non usare porte blindate .... ?
La verita' e' che una porta blindata rende la vita piu' difficile a
chi vuole entrare senza la chiave e questo e' quello che conta.
Cosi' succede anche per il DRM. E' una blindatura, che un esperto
riesce senz'altro a scardinare,
ma gli rende comunque la vita difficile.

E poi quanti ce ne saranno di "esperti" che scardinano il DRM.
Non credo proprio che ce ne siano cosi' "tanti".

Ps: so' benisio che basta una virtual machine per ingannarlo, ma il
punto resta valido.
Il DRM si lascia ingannare perche' parte dal presupposto di potersi
fidare dell'utente originale.

>Insomma, si danneggia il buono senza riuscire a colpire il cattivo. Per
>di più, secondo me, si rischia anche di favorire, anziché limitare, la
>fruizione illegale del bene, proprio perché anche chi lo vorrebbe far
>legalmente è costretto ad utilizzare sotterfugi per superare i problemi
>che il DRM causa. A se un utente impara ad ascoltare i dati DRM che ha
>acquisito legalmente,
> a quel punto è capace di fare lo stesso anche con
>i dati che non ha acquisito legalmente. Questo, nell'ottica di chi
>produce dati DRM, mi sembra piuttosto miope, a meno che non ci siano
>altri interessi sotto (del tipo permetto la diffusione illegale del mio
>software, in modo che questo permetta il lock-in che mi permette di
>continuare a venderne licenze, opportunamente rideclinato attorno a dati
>invece che a software).

Infatti come dicevo, il problema e' che il DRM non va bene per essere
abbinato alla vendita di dati.
La ragione e' che esso nasce per altri usi.
Ovvero per impedire l'utilizzo da parte di personale non autorizzato,
e in genere in computers differentti rispetto a quello di
destinazione.

Solo apparentemente questo paradigma assomiglia a quello di chi compra
musica via internet.

Perche' chi compra musica via internet ha l'aspettativa di poterla
ascoltare su computers differenti,esattamente come farebbe nel caso ei
CD, spostandosi da un computer a un altro, magari perche' il primo si
e' rotto.

Il DRM e' fatto per interpretare questa come una asportazione non autorizzata.
In certe situazioni questo e' un atteggiamento corretto.
In altre situazioni , invece, genera confusione e problemi. Questo
succede nel caso della musica acquistata via Internet.

Ciao,


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