[Gfoss] gpl, lgpl e bsd

Francesco P. Lovergine frankie a debian.org
Dom 7 Set 2008 19:42:35 CEST


On Sun, Sep 07, 2008 at 05:31:27AM -0700, Emanuele Masiero wrote:
> 
> salve a tutti
> sto cercando di capire come funziona la GPL
> vorrei riprendere questa vecchia discussione sulla licenza GPL
> in particolare vorrei sapere se vendendo al cliente un prodotto gpl con
> aggiunta una funziona richiesta dal cliente stesso, posso ritenere il tutto
> sotto gpl
> 

Non solo puoi ma devi proprio per come e' fatta GPL.

> leggendo quanto detto da Francesco P. mi sorgono diversi dubbi e domande....
> vedi note sotto
> grazie
> emanuele masiero
> 

Fra le righe ...

> 
> Francesco P. Lovergine-3 wrote:
> > 
> > On Sat, Mar 01, 2008 at 06:31:32PM +0100, G. Allegri wrote:
> >> Un esempio reale: mi è stato chiesto di creare una piccola interfaccia
> >> a delle funzioni di geoprocessing (in grass), che poi servirà anche
> >> per un client web. Il cliente vuole che l'interfaccia che lui paga non
> >> venga rilasciata pubblicamente... Solita domanda: perdo il cliente? Se
> >> sì, allora penso che la maggior parte dei clienti attuali siano da
> >> perdere!
> > 
> > Qui mi sa che un chiarimento e' d'obbligo. 
> > 
> > Se io - consulente  o sw farm - sviluppo un  prodotto basato su prodotto
> > di terzi che e' GPL, lo do  al cliente compreso di codice sorgente (e se
> > sviluppo in PHP,  Perl o Python diciamo che viene  automatico se non uso
> > un obfuscator) - e punto - sono perfettamente in regola. Non c'e' nessun
> > 'obbligo di  rilascio pubblico'.  Non sta scritto  da nessuna  parte che
> > devo andare su internet e pubblicare i sorgenti, allo stesso modo in cui
> > non c'e'  scritto da nessuna  parte che il  cliente non debba  pagare lo
> > sviluppo.  Le aziende  grosse lo  fanno  perche' sarebbe  non pratico  e
> > anti-economico per loro fare una  distribuzione dei sorgenti ad personam
> > per un prodotto a centinia di migliaia o milioni di terze parti (per es.
> > TomTom).
> > 
> > Poi  del codice  il  cliente puo'  fare quello  che  gli pare,  compreso
> > metterlo  su  internet  su  SF  o   meno.  Sono  cazzacci  suoi.  Io  ho
> > 'distribuito'  a una  sola entita'  e dato  il sorgente.  Benintesto, il
> > cliente non ha alcuna  esclusiva su quel codice, come non  ce l'ho io se
> > non  per quanto  e' relativo  al copyright  delle mie  parti. 
> > 
> > 
> > ----------------------
> > in cosa consiste l'esclusiva del codice relativo  al copyright  delle mie 
> > parti?

Sul pezzo di codice _mio_ sono anche libero di cambiare la licenza ad esempio
perche' il diritto d'autore lo consente. Naturalmente se la nuova licenza
non e' compatibile GPL, non potro' linkarlo a tutto il resto. Ugualmente,
se qualcuno - avvalendosi di GPL - modifica e ridistribuisce il mio codice
con parti sue, la nuova licenza non e' retroattiva e lui e' libero
di farlo perche' glielo consente la vecchia. Inoltre da quel momento
il copyright e' parte mio (il vecchio codice) e parte suo (le sue modifiche)
e quel codice rimane GPL a meno che io e lui non ci mettiamo d'accordo
per modificare la licenza (sempre non retroattivamente). Chiaramente in un 
progetto con molti partecipanti ben presto diventa proibitivo modificare
la licenza e il tutto rimane GPL sine die. 
Questo e' il motivo per cui diversi preferiscono imporre il traseferimento
del copyright quando ci sono molti contributori esterni: mantenere potere
di vita e morte sul software. Ecco perche' molti preferiscono ad esempio
non contribuire a mysql ;-)


> > ----------------------
> > 
> > Se  poi il cliente  prende quel  codice  e lo  da a  terzi,  deve
> > accompagnarlo  ai
> > sorgenti  e nota  di  copyright,  altrimenti commette  un  abuso. Se  io
> > d'altro canto voglio darlo  a un altro cliente e far  pagare a questi un
> > ulteriore  servizio  di  customizzazione  o anche  parte  dei  costi  di
> > sviluppo  originale o  mantenimento,  il primo  cliente  non puo'  farci
> > niente. E sono di  nuovo in regola. Se il primo  cliente non e' contento
> > del mio lavoro, prende  quel codice lo da ad altri e  ci fa tirare fuori
> > qualcosa di meglio. Se io lo vengo  a sapere sono in diritto di chiedere
> > a terzi il codice migliorato e a  quel punto il nuovo codice avra' tre
> > copyright holders e io potro' usare  il codice migliorato o decidere che
> > non mi  garba.
> > 
> > ----------------------
> > non capisco come sia obbligato il primo cliente a consegnarmi il codice
> > personalizzato da un terzo
> > questo passaggio mi sembra in contrasto con l'ultima parte del discorso di
> > Francesco P
> > in cui si dice che il cliente può imporre il SUO copyright
> > o meglio non riesco a capire la differenza, qualcuno sa spiegarmi?
> > grazie

Il motivo e' che chiunque distribuisce software GPL e' tenuto a distribuire
anche i sorgenti. Se dal terzo riesco a ottenere (sua sponte) il codice binario, dovro'
ricevere anche i sorgenti. Il terzo non ha bisogno di chiedere niente al cliente
originale per farlo, perche' GPL glielo consentee il codice l'ha ottenuto
correttamente.
Stiamo parlando di una situazione limite comunque,
cioe' il caso in cui il sw non viene distribuito su internet ma on-demand: in 
questo caso la cosa importante e' che chi riceve il sw riceva anche i sorgenti.
Il resto credo sia chiaro, in definitiva e' sempre importante valutare
non solo qual e' la licenza, ma anche chi detiene il copyright, perche'
indipendetemente dalla licenza e' il proprietario del software medesimo.
Se il proprietario lo rende liberamente disponibile a chiunque non ci sono
problemi. Se invece - anche con GPL - se lo tiene nel cassetto, chiunque
venga fortuitamente in possesso di quel codice - o lo ruba - commette un illecito
se lo usa/modifica/ri-distribuisce, nonostante GPL ...


-- 
Francesco P. Lovergine



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