[Gfoss] [Talk-it] "qualità peggiore di quanto mi avevano detto" (was Fwd: confini amministrativi)

Marco Gualdrini guald a worldonline.it
Ven 25 Lug 2008 16:09:47 CEST


Il giorno 25/lug/08, alle ore 13:13, Simone Cortesi ha scritto:

> 2008/7/25 andrea giacomelli <pibinko a gmail.com>:
>
>>  - allo stesso tempo stiamo vedendo che nessuno si sta lanciando a
>> confermare che i dati sono *proprio proprio* utilizzabili secondo
>> *procedure* definite, condivisibili, riusabili.
>> questo non è un problema, se si pensa che non c'è nessuna urgenza,  
>> dal
>> punto di vista proprio delle scadenze, a liberare tanti dati.
>
> utilizzabili, i dati dell'istat sono. ma preferisco inserire un dato
> piu' corretto. un dato troppo grossolano come quello che ho trovato,
> non lo metterei.
>
> e non è come quando niccolo ha inserito in osm i toponimi, quelli sono
> arbitrari, approssimati per definizione. ma i confini no, per quanto
> mi riguarda non possono essere approssimati (oggetto di diatribe fra
> comuni e province, si, ma non sbagliati).

Chiedo scusa se mi inserisco, partecipo davvero poco alla ML, ma mi  
occupo di qualita' del dato GIS da circa 15 anni.
  Per quanto riguarda la "precisione" dei confini, vorrei far  
presente che non esiste un dato PRECISO in assoluto, ma la precisione  
e' sempre funzione della scala di acquisizione del dato. Il dato  
preciso in assoluto e' quello reale, presente nello spazio "mondo" in  
scala 1:1, e senza soluzione di continuita'. Qualunque dato  
cartografico, discretizzato nel momento in cui e' stato acquisito,  
soffre di una approssimazione legata alla scala di acquisizione. Di  
conseguenze, e' giocoforza dover fare i conti con differenti  
precisioni su tutti gli elementi spaziali.
Quando si fanno analisi topologiche (vedi esempio che e' stato fatto  
precedentemente per l'uso del suolo da dati vettoriali in Olanda) si  
presume che si stiano confrontando topologicamente dataset che  
abbiano precisioni comparabili, e molte volte la stima delle  
discrepanze tra un dataset e l'altro va fatta proprio per validare il  
tipo di analisi topologica che si sta facendo: inutile pretendere di  
ottenere indici di variazione con un significato reale se si  
confrontano dataset non confrontabili... nella fattispecie, se le  
variazioni riscontrate sono piu' piccole degli ambiti di validita'  
dei singoli dataset, le variazioni tra dataset non hanno significato.  
Per questo ogni analisi andrebbe corredata da un test di  
significativita' (cosa che vedo fare davvero raramente). Troppo  
spesso ho visto colleghi geologi, tecnici GIS o simili che "se la  
prendevano" con chi aveva digitalizzato o fornito il dato (spesso con  
gli Enti pubblici), dimenticando di fare, a priori, un po' di stime  
sugli errori intrinseci dei dataset, legati inevitabilmente alla  
scala di acquisizione. C'e' ancora, troppo spesso, la pretesa di far  
valere in "assoluto" topologie che sono sempre dei "modelli", ovvero  
delle rappresentazioni approssimate della realta' e che non hanno mai  
una validita' assoluta. Inoltre ricordiamoci che non c'e' solo il  
problema della scala ma anche il problema della proiezione, della  
conversione tra sistemi di coordinate, dei modelli di elissoide, dei  
delta tra gli elissoidi e il geoide......
Insomma, i confini di Comuni e Provincie, da qualunque parte la  
prendi, in un modo o nell'altro saranno SEMPRE approssimati. Non  
"sbagliati", intendiamoci bene, ma approssimati negli ambiti di  
validita' del modello stesso.

Saluti




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