[Gfoss] M(')appare Milano - incontro di chiusura - impressioni di luglio (messaggio lungo)

andrea giacomelli pibinko a gmail.com
Gio 3 Lug 2008 19:04:52 CEST


ciao a tutti - per il messaggio seguente consiglio ALMENO due tisane
rilassanti, o un boccione di limonata fresca, data la stagione...

forse il post più lungo del secolo ? ;)

il tono è aperto e lancia anche alcuni spunti critici, in ottica
costruttiva.

1) come avrete letto, nel pomeriggio del 2 luglio si è tenuto l'incontro di
chiusura del progetto M(')appare Milano, avviato il 17 marzo scorso e
portato avanti da una collaborazione fra:

GFOSS.it (nella persona di Andrea Giacomelli noto pibinko)
Edoardo Marascalchi e Roberto Moretti come rappresentanti della comunità OSM
in Italia (ed Edo anche come socio OSM Foundation)
la trasmissione "Mente Locale" di Radio Popolare (con Cristiano Valli come
principale "mente")

Stefano Costa e Luca Delucchi hanno contribuito in due dei mapping party
(prendendosi dei bei treni da Genova e facendo quattro ore di viaggio per
tre di permanenza in città).

nel corso delle settimane ci sono stati poi contributi fattivi anche da
altri personaggi - e per brevità li ometterò in questa sede.

tutta questa parte non sembri agiografica: c'è stato da fare parecchio e mi
pare corretto dare evidenza di questo.

2) lo svolgimento della campagna di mappatura è documentato da due pagine
web

- http://wiki.openstreetmap.org/index.php/Milano/Micro_Mapping_Party per la
parte "operativo/tecnica"
- http://www.gfoss.it/mapparemilano (su cui è stato applicato un redirect da
www.mapparemilano.com) per la parte "diteci voi quale"

3) l'incontro, in cui il gruppo di progetto è stato ospitato dal
Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano (con
Daniele Villa come referente principale) ha visto cinque contributi
differenti:

3.1) il mondo universitario (degli architetti)

3.2) la comunità OSM

3.3) l'associazione GFOSS.it

3.4) la radio (Mente Locale)

3.5) il pubblico

vediamo uno ad uno alcune impressioni:

3.1) gli architetti/accademici attualmente NON SANNO cos'è OpenStreetMap (lo
hanno detto ;) ).
però si sono accorti del fatto che esiste (anche tramite la radio), e ci
hanno cercato per sviluppare un ragionamento.

a partire dalla "suggestione" OSM (e anche dalle sfumature introdotte a
livello di "M(')appare Milano) hanno sviluppato alcuni spunti legati alla
qualità dei dati, al rapporto fra il cittadino e la mappa, ecc ecc ecc.

c'è massimo interesse a portare avanti questi temi, in ambito di ricerca
accademica e la possibilità di interagire in modo operativo con un ateneo di
prestigio come quello milanese mi pare un'ottima prospettiva come
rappresentate GFOSS.it

3.2) la comunità OSM

per me è troppo avanti e troppo indietro allo stesso tempo (vedi anche
sotto)

è avanti, perché è parte di un'onda esponenziale di tracce GPX che si
sommano minuto dopo minuto all'interno di un progetto specifico. Questa cosa
dà uno slancio impareggiabile.

è indietro perché, nel fare questo, si pone problemi di merito e di metodo
(tecnici e filosofici) che in ambito GIS sono già molto più maturi, ovvi
ecc. - a fronte di un problema, la soluzione può essere scrivere codice per
risolverlo, o esportare il dato in un formato GISb (attraverso utility già
esistenti) e risolvere il problema con strumenti GIS.

sì: ci sono anche problemi (tanti legati al discorso licenze dati ecc) che
la comunità GIS liberi (a livello globale) non ha risolto...ma capiamo come
procedere da qui e come fare passi nuovi a partire da un'esperienza
collettiva.

3.3) l'associazione GFOSS.it (che, ricordo, si muove in modo operativo dal
settembre 2007...e non 1997...)

3.3.1) uno scrupolo importante è stato quello di spiegare che OpenStreetMap
*non è* l'"universo mondo" dell'informazione geografica.

...per quanto il modello dati di OSM consenta di memorizzare primitive
puntuali, lineari e areali, e relazioni, e abbia un sistema di tag che
consente di mappare anche l'odore di un ristorante...il modello dati di OSM
ha dei limiti naturali (come tutti gli altri modelli dati).

...per quanto i client disponibili per OSM consentano operazioni di editing
e visualizzazione, solo stabilire un join fra due entità nel mondo OSM pare
non sia immediato (e un giorno sarà possibile)...ma queste cose si fanno da
quasi 20 anni in ambito GIS

da un'analisi speditiva (ma quantitativa) si vede che OSM copre in modo
proprio (cioè fra strade, toponmastica e punti di interesse tipici) molto
meno di metà dei macrotematismi previsti a livello comunitario a supporto di
vari analisi legate a direttive comunitarie ecc ecc.

...magari ci si guarda intorno e si scopre che esistono altre fonti di dati
? che sono quasi libere, e la cui  importazione (una volta definiti i
termini legali) risparmierà centinaia di ore di mappatura e di editing ecc
ecc ecc ;)

la facilità di "capire le mappe libere attraverso OSM" può diventare un
limite se è un imprinting in cui non si spiega che c'è di più....

uno dei controargomenti a questa osservazione è "*...però, se non ci fosse
stato OSM, voglio vedere la fatica che facevate a spiegare le stesse cose...
*" ....sapete che non ne sono sicuro ? ;)

3.3.2) un'altra domanda importante (che dava il titolo all'intervento che ho
fatto) era "perché siamo qui". la motivazione per cui una persona
contribuisce con il proprio tempo (e la corrente elettrica della rete da cui
carica un GPS o alimenta un PC per fare editing OSM) è essenziale.

tutti dicono (e sottoscrivo) che mappare "à la OSM" è un'attività
divertente. questo qualifica OSM come un hobby consapevole, al pari del
birdwatching, dei fine settimana tipo "puliamo il mondo" o attività
analoghe.

nel momento in cui però si pone OSM come strumento di interazione verso
fornitori globali di dati cartografici, o come catalizzatore in un processo
di revisione delle licenze di distribuzione di dati cartografici che solo in
Italia si associano a un budget annuale di decine di milioni di euro (per lo
più del contribuente) forse bisogna cambiare ottica (o integrarla).

per quelle che sono le mie frequentazioni in ambito OSM, vedo che c'è ancora
una posizione non matura e non condivisa in questo senso.
ci sono rappresentanti di soggetti "istituzionali"  o centri di compentezna
che potrebbero dare un contributo formale importante a un processo del
genere, che però non hanno spazio per portare OSM in un ambito formale
(forse).
ci sono singoli cittadini che portano avanti azioni di sensibilizzazione e
aprono opzioni che ci si aspetterebbe arrivassero da parte quasi di
ministeri....

allo stesso tempo riconosco l'importanza del progetto (se no non ci avrei
dedicato la maggior parte del mio tempo GFOSS.it per quest'anno, sinora) e
mi piacerebbe capire come arrivare a una convergenza e una integrazione fra
le comunità.

sono dinamiche analoghe a quelle che si vedono sul software geografico
libero in generale, per cui "tutto va bene" (ma vediamo come crescere ;) )

resta anche il fatto che, per ora, interagire in Italia con Enti e
Istituzioni senza un soggetto collettivo è molto più faticoso.
GFOSS.it attualmente è un facilitatore in questo senso (sul tema della
"geografia libera"), e i progetti che si stanno portando avanti mirano
sempre a valorizzare la sinergia con altri soggetti...perché non
approfittarne ?

resta anche l'impressione che la comunità *globale* OSM tenda a recepire
meno ciò che accade sotto le Alpi, rispetto ad altre regioni. questo non è
assolutamente un problema per chi si diverte con OSM, mentre dal punto di
vista di un'associazione rappresenta uno spunto di riflessione importante
nel dare priorità alle relazioni che si stabiliscono, in Italia e
all'estero, con altri soggetti collettivi.

mentre rimane aperto il tema del possibile riconoscimento di GFOSS.it come
sezione locale della OpenStreetMap Foundation, e mentre rimangono aperte
proposte di sponsorizzazione a GFOSS.it su attività legate a OSM, il mondo
dell'informazione geografica libera va avanti (in Italia e altrove). vedremo
cosa succede. mi piacerebbe molto su questo avere più tempo per seguire OSM
a livello globale, o avere qualcuno che fa un po' di sintesi e ce la spiega,
settimanalmente.

l'esercizio quotidiano dei cardini delle licenze che sono la molla del
discorso che cerchiamo di portare avanti ("attribution", condivisione allo
stesso modo, e possibilità di riuso commerciale secondo termini accettabili
in ottica libera) dovrebbe fungere da garanzia anche nelle relazioni fra le
comunità (oltre che sui dati e sul codice), e dovrebbe ridurre le "barriere"
percepite su alcune problematiche di "integrazione"

importante: questa cosa non deve succedere mercoledì prossimo...non è
urgente... ma sarebbe interessante capire se, dopo 1-2 anni di mappatura
gioiosa (o di "happy hacking" per gli sviluppatori) altri vedono
l'opportunità di un consolidamento delle comunità.

per fare questo, oltre alle mailing list, GFOSS.it ha fatto uno sforzo di
impostare un calendario di eventi che -fino a febbraio 2009- ha quasi un
evento al mese (e in alcuni mesi di più) - per cui : a risentirci in lista,
e arrivederci a chi si vorrà manifestare di persona.


3.4) la radio

la radio ha creduto nel progetto. la trasmissione che lo ha seguito per tre
mesi, ricordando quasi quotidianamente che il progetto esisteva e facendo
almeno un paio di interviste al mese con i protagonisti, ci ha dato
visibilità.

al di là del lato promozionale, mente locale è una trasmissione che va in
onda in orario di traffico di punta di rientro e parla di mobilità nella
zona di Milano (per questo l'abbiamo scelta). anche con loro riparleremo per
passare, nei prossimi mesi, da un'attività di generica sensibilizzazione, a
interventi più mirati.

l'aneddoto sul tema è che nel giugno 2005 con due dei tre conduttori della
trasmissione si parlava, e già lì venne fuori la proposta di fare "il gis
delle buche stradali". allora suggerii che non sarebbe stato semplice: la
tecnologia c'era, ma non sarebbe stato semplice mettere in piedi il
"sistema". allora non conoscevo OSM (e non c'era un'associazione attraverso
cui veicolare queste idee).

3.5) il pubblico. il pubblico (non folto, ma con numeri in linea con
precedenti eventi analoghi: 15 persone) ha seguito per due ore un tema
esoterico in un'aula con almeno 25 gradi e un'umidità mostruosa. nessuno è
andato via. lo considero un segno di interesse e motivazione.

il pubblico, composto da ascoltatori della radio, studenti,
ricercatori/professori di varie discipline (abbiamo avuto anche
un'antropologa) e partecipanti alle campagne M(')appare Milano e della
omcunità OSM, dopo aver ascoltato, ha fatto domande e a spiegato meglio le
proprie idee e aspettative.

il pubblico (presente e radiofonico o web) è invitato a scrivere a
mapparemilano at gfoss.it se fosse interessato a contribuire a progetti futuri
in chiave analoga.

4) che cosa può succedere ? come diceva un mio professore universitario
molto stempiato, battendosi il palmo della mano sulla fronte ampia ..."chi
può dirrrrlo ?" (ha la erre moscia).

sicuramente in nove mesi (il contatto fra Edo e l'associazione GFOSS.it
avvenne nel mese di ottobre 2007, e lo scopo era chiedere supporto per
provare a proporre Roma come città per State of the Map 2008).

Non abbiamo State of the Map a Roma, per quest'anno...e decideremo come
porci rispetto a un'eventuale candidatura per il 2009 (per quanto riguarda
GFOSS.it).
Credo che allo stesso tempo l'esercizio fatto abbia portato a risultati in
termini di promozione e visibilità che ci piacerà ricordare come momenti
molto divertenti (questo sì) e magari anche base per passi successivi (sta
già accadendo).

Mi rendo conto che questo rappresenta un'opinione parziale, seppure molto
ragionata nei mesi di confronto con vari esponenti del mondo dei dati
liberi.

mi farebbe quindi piacere sentire gli altri partecipanti - in lista o fuori.

come è già capitato: grazie per la pazienza a chi è arrivato fino in fondo.

andrea giacomelli
vicepresidente e responsabile comunicazione GFOSS.it
http://www.pibinko.org
*io, cosa sono, adesso non lo so - sono solo un uomo in cerca di se stesso
(PFM - Impressioni di Settembre)*
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