[Gfoss] [Fwd: [itpug-soci] Resoconto da PAAL 2008]

Paolo Cavallini cavallini a faunalia.it
Sab 19 Apr 2008 08:42:57 CEST


Inoltro il commento di Gabriele, e aggiungo qualcosa. Rispetto a itpug, 
la nostra situazione e' decisamente piu' rosea: l'interesse era 
manifestamente vivissimo, sia da parte dei politici che dei tecnici. La 
tribuna era effettivamente piu' importante di quanto pensassi, con molte 
PA presenti e partecipanti. La Sardegna in particolare, grazie anche 
all'impronta data da Soru, molto presente nella mente e nei discorsi di 
tutti i sardi presenti, pare essere terra con grandi opportunita'.

Verissima la considerazione di Gabriele sulle comunita': purtroppo e' 
ancora piu' facile e normale per un amministratore pensare di favorire 
l'open source con una legge o con il finanziamento di un "progetto" o 
simili piuttosto che non con l'aiuto concreto alle comunita' di sviluppo 
e supporto. Ma anche questo cambiera': ormai siamo abbastanza maturi per 
proporci in modo concreto.

Particolarmente importante e' la questione, piu' volte autorevolmente 
sollevata e discussa nel convegno, della liberta' dei dati della PA, con 
*particolare* riferimento ai dati geografici. Una esponente di CNIPA ha 
promesso di seguire la questione, e io non la lascero' scappare. Simone 
Aliprandi si e' offerto di aiutarci per gli aspetti (complicatissimi) 
giuridici. Vi tengo aggiornati.

Nei prox gg ci saranno gli interventi, sia su filmato che su slides, per 
quelli che si sono persi lo streaming: consiglio a tutti la visione.

Piu' in generale, secondo me se ci guardiamo indietro, anche solo di 1 o 
2 anni, il progresso, in termini di applicazioni reali, di 
consapevolezza e maturita' della PA rispetto al GFOSS, e' assolutamente 
evidente.
Saluti.
pc

-------- Messaggio Originale  --------

Da: Gabriele Bartolini <gabriele.bartolini at gmail.com>

  Devo dire che l'impressione a caldo che ho avuto è che spesso in queste
occasioni si parla di software libero e open-source, ma raramente si
tiene in considerazione l'anima del movimento, ovvero le comunità.

  Parole, parole, bei (a volta neanche) discorsi che spero si traducano
in fatti. Ad esempio aiuto nella promozione del software libero per le
associazioni di volontari da parte della PA.

  Comunque, ci sono senz'altro alcuni aspetti positivi. Il banchino
improvvisato (non lontano da quello di GFoss) ha permesso di far vedere
che Postgres era presente e nella giornata di giovedì sono stato
letteralmente invaso da persone e curiosi. Ecco un elenco di cose positive:

* Eravamo l'unico database presente (e l'unico database di comunità :) )
alla conferenza
* Postgres è usato, tuttavia soltanto in due casi:
   - università
   - PMI che sviluppano un software loro (e che quindi non possono
permettersi database commerciali)
* Diversi mi hanno detto: "Finalmente una comunità di Postgres che si fa
vedere". Questo è un punto fondamentale. Dobbiamo cominciare a farci
vedere in giro, anche se i risultati immediati sono scarsi. Si tratta di
seminare adesso per un qualcosa futuro
* Il mio talk spero sia riuscito a far capire i punti forti di Postgres
soprattutto per la PA locale e a far capire le esigenze della comunità
* Inoltre, da spunti sulle licenze open-source, ho voluto sottolineare
quanto sia importante Postgres per il movimento Open Source e quanto
spesso si scordi che il tanto lodato MySQL AB con il suo dual licensing
sia molto lesivo della proprietà intellettuale del codice (gli
sviluppatori comunitari devono cedere i diritti a MySQL) - molti in sala
non ne erano al corrente. Tra l'altro mi fa piacere vedere poi come
Joshua Drake abbia espresso le mie stesse perplessità (ovviamente con
un'autorità e competenza maggiori rispetto alla mia) su MySQL e MySQL AB
* Nel talk ho fatto presente come sia necessario un intervento della PA
in favore delle comunità. Esistono fondi e enti (regioni oppure IDABC, a
livello europeo) per la promozione del software libero: ma come mai
quando chiediamo di organizzare un evento (internazionale per giunta)
per la comunità, tutto deve continuare ad essere affidato alla sola
volontà di individui? Non è corretto. Il mio messaggio credo di averlo
dato, e spero si sia capito.
* Ho promosso il PGDAY. Le istituzioni e la stampa hanno visto che siamo
presenti e spero ne tengano di conto in fase patrocinio e promozione. Il
networking in questi casi è fondamentale

   Fra gli spunti negativi:

* Postgres è molto snobbato dalla PA (niente di nuovo, il mio talk era
proprio su quello), ma al momento non ho avuto segni positivi di cambio
di rotta (ovvio, troppo presto)
* Non c'era molto personale tecnico - erano presenti più che altro
assessori, legali, politici. Per cui non solo non sapevano cosa era
Postgres, ma nemmeno un database. Eccezioni: il magnifico assessore del
Comune di Arezzo (a proposito, probabilmente tornerà per il PGDay)
* alcune pacche sulle spalle, ma quando si tratta di dare risposte
concrete ... arrivano i ma, forse, però devo controllare ... Comunque,
io ho tartassato persone a livello regionale, nazionale e anche europeo.
Vediamo nelle prossime settimane
* Ero da solo. Per cui spesso avrei voluto essere nel salone a fare
domande, ma non potevo lasciare incustodito il banco. Per fortuna c'era
Paolo Cavallini a farsi portavoce delle richieste della comunità
(purtroppo eravamo solo noi e GFoss.it di associazioni, giusto Paolo?) e
a fare domande.

   Ora stacco, sono un po' stanco. Ho messo sul sito le slide
dell'intervento, che ovviamente possono essere riusate per altre occasioni.

   Dobbiamo continuare il più possibile con questa opera "martellante" e
essere presenti. L'importante è far vedere che:

1) noi siamo lì
2) noi li guardiamo
3) noi proponiamo
4) noi chiediamo risposte

   E' il nostro obiettivo, no? :)




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