[Gfoss] bozza petizione "Accesso libero ai dati geografici ..." (era: da fare)

Piergiorgio Cipriano pg.cipriano at gmail.com
Wed Oct 24 18:06:30 CEST 2007


Ho ripreso e modificato il testo di
strk<http://www.intevation.de/pipermail/freegis-list/2005-August/002481.html>
.
Occorre rivedere bene la parte su "quale" licenza, oltre che correggere,
modificare, aggiungere, ... il resto del testo.
Sarebbe utile un raccordo con Creative Commons Italia (posso chiedere a
Massimo Travostino).

pg



Accesso libero ai dati geografici raccolti e/o gestiti dal settore pubblico
in Italia
Crediamo che i dati geografici raccolti e/o gestiti dal settore pubblico,
ovvero dalle Pubbliche Amministrazioni e dagli Organismi di diritto pubblico
(così come definiti dal D.Lgs. 24 gennaio
2006<http://www.cnipa.gov.it/site/_files/riusodatipub.pdf>,
n. 36 "Attuazione della direttiva
2003/98/CE<http://www.cnipa.gov.it/site/_files/UE_Direttiva_98-2003_infopubblica.pdf>relativa
al riutilizzo di documenti nel settore pubblico" - art. 2)
debbano essere liberamente disponibili per tutti i  cittadini.
Per dati geografici si intende qualunque informazione geograficamente
localizzata (equivale alla definizione di "dato territoriale" art.
59<http://www.cnipa.gov.it/site/_files/Decreto%2520Legislativo%25207%2520marzo%25202005%2520n.%252082%2520-%2520art.59_.pdf>del
Codice dell'Amministrazione Digitale).


Come funzionarebbe
Tutti i dati geografici raccolti e/o gestiti dalle Pubbliche Amministrazioni
e dagli Organismi di diritto pubblico dovrebbero essere aperti, cioè
liberamente distribuibili e riutilizzabili con una "licenza libera" (quale?
CC-SA, GFDL, ... altre? ... da specificare).


I dati geografici sono un bene pubblico
Accedere liberamente ai dati geografici, con una "licenza libera" (es.
CC-ShareAlike
<http://it.wikipedia.org/wiki/Licenze_Creative_Commons> oppure GNU Free
Documentation License
<http://it.wikipedia.org/wiki/GNU_Free_Documentation_License>), è il modo
migliore per vederne realizzati i suoi pieni benefici da parte di tutti
(amministrazioni pubbliche, settore privato, e cittadini).
Allo stesso tempo, richiedendo agli utilizzatori di ridistribuire
aggiornamenti e migliorie, sarebbe garantita una disponibilità maggiore ed a
una migliore qualità dei dati, a costi complessivi più bassi di quelli
attuali.

Alcune iniziative correlate (italiane e non):

   - CreativeCommons Italia <http://www.creativecommons.it/About>,
   sezione italiana di Creative Commons, parte del progetto International
   Commons.
   - Comitato per le regole tecniche sui dati territoriali delle
   pubbliche amministrazioni (come previsto dall' art.
59<http://www.cnipa.gov.it/site/_files/Decreto%2520Legislativo%25207%2520marzo%25202005%2520n.%252082%2520-%2520art.59_.pdf>del
Codice dell'Amministrazione Digitale)
   - il modello di non-profit open geodata
license<http://www.okfn.org/geo/geodata_cc_license_draft.rtf>,
   sviluppata da Urban Tapestries in collaborazione con Creative Commons UK. La
   licenza e' stata sottoposta alla National Mapping inglese (istituto
   cartografico civile) la Ordnance Survey<http://www.ordnancesurvey.co.uk/>,
   come base per una collaborazione aperta.
   - progetti di mapping online per la creazione di dati geografici
   liberamente riutilizzabili. Questi progetti dovrebbero offrire una licenza
   aperta compatibile. Un esempio è il
OpenStreetmap<http://www.openstreetmap.org/>,
   che offre la sua banca dati crescente sotto una licenza
   "Attribution-Sharealike", e consente ogni tipo di riuso dei dati fintanto i
   lavori derivati rimangano a loro volta di pubblico dominio.


Formati standard
Tutte le informazioni geografiche raccolte dallo stato dovrebbero essere
disponibili in maniera aperta, in un formato strutturato e leggibile dalle
macchine.
Dovrebbero essere adottati standard per lo scambio e la descrizione di dati
geografici.
L' Open Geospatial Consortium <http://www.opengeospatial.org/> ha creato una
famiglia di specifiche aperte per lo scambio di dati geografici su Internet,
in accordo con le raccomandazioni del consortio W3C, e secondo quanto
previsto dalle norme nazionali adottate in
materia<http://webstore.uni.com/unistore/public/searchproducts?action=search2&ics=35.240.70>
.
Tra questi i formati
GML<http://it.wikipedia.org/wiki/Geography_Markup_Language>
ed il protocollo WFS
<http://it.wikipedia.org/wiki/Web_Feature_Service>definito da Open
Geospatial Consortium, nonchè il formato
geoRSS <http://georss.org/> (adottato da OGC come white
paper<http://www.opengeospatial.org/pressroom/pressreleases/580>
).


In che modo questo aiuterebbe
Dati aperti vuol dire dati migliori e piu' economici.
Quando piu' produttori di informazione hanno l'opportunità di contribuire
all'accuratezza e all'aggiornamento dei dati, la qualita' migliora. Quando
piu' organizzazioni hanno la possibilita'di offrire servizi di informazione
spaziale competitivi, i prezzi scendono.
Lo Stato Italiano paga grosse societa' di proprieta' dello Stato stesso o a
partecipazione statale per produrre dati cartografici
che vengono poi venduti nuovamente allo Stato con licenze e sublicenze; una
falsa economia che esclude i cittadini ordinari e
le organizzazioni no-profit impossibilitati a sostenere i prezzi
monopolistici delle licenze.
I dati geografici aperti aiutano l'economia.
Negli Stati Uniti, la politica nazionale mette tutte le informazioni
geospaziali raccolte dal governo nel pubblico dominio, senza costo e senza
restrizioni d'uso.  Questo abbatte i costi della ricerca e dello sviluppo, e
l'innovazione da parte dell'industria e degli individui crea un'attivita'
economica.
L'accesso libero ai dati geografici aiuta la democrazia e la partecipazione
dei cittadini.
Il 75-80% delle informazioni generate dal settore pubblico, infatti, ha una
componente spaziale (diretta o indiretta).
Perchè le informazioni del settore pubblico siano efficaci, devono avere la
più ampia disponibilità possibile.
Le leggi europee sulla libertà di informazione enfatizzano fortemente la
disponibilità di dati geografici.





Il 24/10/07, Paolo Cavallini < cavallini a faunalia.it > ha scritto:
>
> Piergiorgio Cipriano ha scritto:
>
> > C'è una bozza da cui partire, su GFOSS o altro sito?
> > Altrimenti potremmo guardare quella fatta per il portale-dei-portali (
> > Italia.it <http://Italia.it> )
> > http://www.petitiononline.com/italiait/petition.html
> >
> > Per il contenuto: partiamo da qui .. http://publicgeodata.org/Arguments
> > < http://publicgeodata.org/Arguments> ??
>
> http://www.intevation.de/pipermail/freegis-list/2005-August/002481.html
> http://geodati.gfoss.it/wiki/index.php/Pagina_principale
> Altro?
> pc
> --
> Paolo Cavallini, see: http://www.faunalia.it/pc
>
>
>


-- 
Piergiorgio Cipriano
pg.cipriano a gmail.com

(conosci .. http://www.freegis-italia.org ??)
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML ? stato rimosso...
URL: http://www.faunalia.com/pipermail/gfoss/attachments/20071024/b2c7400e/attachment-0001.htm 


More information about the Gfoss mailing list