[Gfoss] [Forumigt] Inspire, ISO, CEN, UNI, ... ma quanti standard ?

Piergiorgio Cipriano pg.cipriano at gmail.com
Mon Oct 15 12:08:16 CEST 2007


Si, anch'io penso sia così.
Nonostante ci siano persone eccellenti che, all'interno di un'università
priva di mezzi, lavorano da anni su questi temi, magari a scala nazionale o
comunque senza un contatto diretto con UNINFO, CEN, ISO, ...
E sugli Enti pubblici, invece?

Proviamo a metterla sul propositivo: cosa potremmo (tutti insieme) fare per
partecipare di più a queste attività? Per conoscere e far conoscere meglio
questa "spiattellata" (passatemi il termine) di standard e di specifiche
tecniche più o meno open?

pg


Il 15/10/07, Andrea Aime <aaime a openplans.org> ha scritto:
>
> Piergiorgio Cipriano ha scritto:
> ...
> > Il problema, secondo me, non è economico ma culturale: tra gli attuali
> > iscritti a UNINFO ci sono Politecnici, Istituti di ricerca, Enti
> > pubblici; nonostante alcuni di questi siano "soci di diritto" (cioè non
> > pagano) il loro contributo è pressochè nullo.
> > Perchè?
>
> Eh, qui non mi tengo, devo proprio dirla. Perché in Italia l'attività
> universitaria per eccellenza è di ricerca teorica, qualcunque cosa
> sappia di pratico, applicativo, "qui e ora" è di serie B, C o D,
> qualcosa in cui semmai si sporcheranno le mani studenti con tesi
> compilative di analisi di questo o quello standard (ovviamente, dopo
> che è stato approvato).
> Con questo taglio mentale non stupisce che la partecipazione
> del mondo della ricerca a ISO sia praticamente nullo.
>
> Ciao
> Andrea
>



-- 
Piergiorgio Cipriano
pg.cipriano a gmail.com
______________________
http://www.freegis-italia.org
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML ? stato rimosso...
URL: http://www.faunalia.com/pipermail/gfoss/attachments/20071015/bba6adfd/attachment.htm 


More information about the Gfoss mailing list