[Gfoss] [Forumigt] Inspire, ISO, CEN, UNI, ... ma quanti standard ?

Stefano Maffulli stef at maffulli.net
Mon Oct 15 10:31:07 CEST 2007


On Mon, 2007-10-15 at 10:10 +0200, Piergiorgio Cipriano wrote:
> Domanda1: a quali ti riferisci in particolare? Puoi fare qualche
> esempio concreto (magari di standard 19100)?

Non ho esempi di standard ISO 19100 approvati ma coperti da brevetti, ma
ho seguito direttamente la vicenda della tentata approvazione in UNINFO
(e ISO, a livello internazionale) del non-standard Microsoft OfficeXML
(OOXML).  Lì si è visto in modo chiaro quanto ISO sia vulnerabile
all'approvazione di formati e protocolli che non consentono alcuna
interoperabilità reale.  Nel tempo ho raccolto un po' di webografia al
riguardo:
 http://del.icio.us/smaffulli/OOXML (segnalo gli articoli di Groklaw)

> Domanda2: secondo te (voi) perchè in Italia pochissimi si prendono la
> briga di partecipare attivamente all'attività ISO o CEN? 

Ah, questa è una bella domanda cui posso solo rispondere con ipotesi:
perché scrivere uno standard è cosa complessa e noiosa? Perché non ci
sono grandi aziende che possono investire nello sviluppo di standard?
Posso però far notare che gli iscritti ad UNINFO sono passati da 5 a
oltre 80 nelle settimane precedenti al voto su OOXML.  

> Sarebbe molto utile una partecipazione più nutrita e costruttiva.
> In modo da non limitarsi a dire "beh, questo standard così come lo
> hanno scritto non è applicabile" ma piuttosto contribuire a "scrivere"
> gli standard.
> Che ne pensi (pensate)?
> 
Penso che la partecipazione dovrebbe aumentare, ma anche la tutela
dell'interoperabilità dovrebbe essere garantita.  Il W3C si è dotato di
una policy sui brevetti abbastanza chiara che garantisce l'uso
indiscriminato e gratuito per tutti i formati e protocolli
standardizzati dall'ente.  Gli altri enti, ISO in primis, dovrebbero
imitare il W3C.
> 
> p.s.
> Non ho letto tutto l'articolo che hai segnalato: perdonami, sono quasi
> 3mila parole, e nelle prime 1000 non ho trovato molta attinenza con il
> tema delle informazioni geografiche. 
> Sarà che è lunedi mattina e che sono ancora abbastanza ...ito!
> 

Hai perfettamente ragione.  Non riguarda le informazioni geografiche ma
l'interoperabilità in informatica:

        Part of the explanation for the catastrophe was the sheer
        complexity of the A380. The cabin wiring—more than 330 miles of
        it and over 40,000 connectors in each aircraft—caused problems
        because two incompatible versions of computer-aided design
        software were used. The Germans in Hamburg had one system, the
        French in Toulouse another. When the electrical harnesses came
        to be fitted in the forward and aft fuselage sections, many
        didn't connect with each other. Despite efforts to resolve this,
        it was decided in October last year that only by updating the
        computer-design tools would Airbus get on top of the problem.
        That meant a third delay.

È simile alla storia del satellite sparato oltre Marte per un errore di
conversione da sistema strampalato a sistema metrico.

cheers
stef




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