[Gfoss] [Forumigt] Inspire, ISO, CEN, UNI, ... ma quanti standard ?

Piergiorgio Cipriano pg.cipriano at gmail.com
Mon Oct 15 10:10:08 CEST 2007


Grazie per le precisazioni Stefano.
Sulla definizione di standard, si, ce ne sono varie. Io per semplicitià sono
partito da quella di "standard
(informatica)<http://it.wikipedia.org/wiki/Standard_%2528informatica%2529>"
che trovi in Wikipedia, non lontano da quanto si trova in questo
documento<http://www.cnipa.gov.it/site/_files/Standard.pdf>CNIPA.
La distinzione fatta nel tuo
paper<http://www.amfm.it/conferenza2006/atti/maffulli1.pdf>di AMFM
2006 è ottima.

> Il problema di tutte queste organizzazioni è che le procedure di
> approvazione dello standard non tengono conto delle condizioni di
> licenza di eventuali brevetti.  Di fatto, gli standard ISO non sono
> necessariamente utilizzabili da chiunque senza limitazioni come dovrebbe
> essere uno standard per poter raggiungere l'interoperabilità.  E senza
> interoperabilità gli standard sono inutili e costosi.

Domanda1: a quali ti riferisci in particolare? Puoi fare qualche esempio
concreto (magari di standard 19100)?

Domanda2: secondo te (voi) perchè in Italia pochissimi si prendono la briga
di partecipare attivamente all'attività ISO o CEN?
Sarebbe molto utile una partecipazione più nutrita e costruttiva.
In modo da non limitarsi a dire "beh, questo standard così come lo
hannoscritto non è applicabile"
ma piuttosto contribuire a "scrivere" gli standard.
Che ne pensi (pensate)?

pg

p.s.
Non ho letto tutto l'articolo che hai segnalato: perdonami, sono quasi 3mila
parole, e nelle prime 1000 non ho trovato molta attinenza con il tema delle
informazioni geografiche.
Sarà che è lunedi mattina e che sono ancora abbastanza ...ito!



Il 15/10/07, Stefano Maffulli <stef a maffulli.net> ha scritto:
>
> On Thu, 2007-10-11 at 15:48 +0200, Piergiorgio Cipriano wrote:
> > Premessa
> > Per " standard" si intendono quelle norme tecniche definite da enti di
> > normazione riconosciuti: ISO a livello mondiale, CEN a livello
> > europeo, UNI a livello italiano.
>
> Le definizioni di standard sono molteplici :)  Qualcosa a riguardo è
> descritto anche in http://www.amfm.it/conferenza2006/atti/maffulli1.pdf
>
> > A scala internazionale l'attività di standardizzazione per le
> > Informazioni Geografiche e la Geomatica è quasi completamente svolta
> > sotto il cappello ISO/TC211 .
> > Questo non significa che non vi siano altri organismi che si occupano
> > di scrivere e proporre specifiche. Al contrario: OGC, DGIWG,
> > INSPIRE , ... sono esempi di organizzazioni o iniziative che hanno
> > come obiettivo la definizione ed il miglioramento di specifiche
> > tecniche per le Informazioni Geografiche e la Geomatica; alcune di
> > queste specifiche sono già diventate "standard" (es. OGC WMS =
> > ISO19128).
>
> Il problema di tutte queste organizzazioni è che le procedure di
> approvazione dello standard non tengono conto delle condizioni di
> licenza di eventuali brevetti.  Di fatto, gli standard ISO non sono
> necessariamente utilizzabili da chiunque senza limitazioni come dovrebbe
> essere uno standard per poter raggiungere l'interoperabilità.  E senza
> interoperabilità gli standard sono inutili e costosi.
>
> A proposito di interoperabilità segnalo questo pezzo dell'economist:
> http://www.economist.com/business/displaystory.cfm?story_id=9944806
>
> bye
> stef
>
>


-- 
Piergiorgio Cipriano
pg.cipriano a gmail.com
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