[Gfoss] LinuxDay
strk
strk at keybit.net
Fri Oct 5 22:28:00 CEST 2007
On Fri, Oct 05, 2007 at 08:02:13PM +0200, Paolo Cavallini wrote:
> Hai ragione! La petizione si e' persa: ti va di riesumarla? Anzi,
> qualcuno sa a che punto sia quella internazionale?
> Qui pare ferma: http://rejectinspire.publicgeodata.org/
> Secondo me non e' da limitarsi a inspire.
> strk, ti va di riprendere la cosa? Credo dovremmo portarci dietro il
> nostro pacchetto di firme, e sollevare la questione quandunque possibile
> (io lo faccio).
> Volontari per un gruppo di lavoro sui geodati liberi?
> Ho aggiornato la pagina wiki:
> http://wiki.gfoss.it/index.php/To_Do
Dunque. Pare che la petizione sia chiusa (da Febbraio).
INSPIRE e' passata e gli stati sono tenuti ad aggiornarsi
(immagino CNIPA sia il soggetto che dovra' aiutare/accompagnare
le PA locali).
Io ho riperticato con varie peripezie la traduzione in italiano
del manifesto. Andrebbe rivisto un attimo dal punto di vista
grammaticale in modo che sia comprensibile di cosa si parla senza
scendere in dettagli quali il tipo di licenza (credo).
Distribuire un volantino sarebbe gia' buona cosa (credo, sempre)
In allegato la versione testuale del manifesto.
--strk;
-------------- parte successiva --------------
Accesso libero ai dati cartografici raccolti dallo Stato
Crediamo che i dati cartografici raccolti dallo stato debbano
essere liberamente disponibili per i cittadini.
<a href="#signup">Firma</a> in fondo
alla pagina per supportare questo manifesto.
Come Funzionerebbe
Tutti i dati geografici collezionati dai governi dovrebbero essere
aperti, cioe' liberamente distribuibili e riutilizzabili con una
licenza pubblica.
I dati geografici sono un bene pubblico. Un accesso libero
ad essi, attraverso una licenza "Commons"
(condividi allo stesso modo), e' il modo
migliore per consentire ad industrie e cittadini di sfruttarne
a pieno le potenzialita'. Allo stesso tempo una tale disposizione,
richiedendo agli utilizzatori di ridistribuire aggiornamenti e
migliorie, porta ad una maggiore disponibilita' e qualita' dei
dati stessi, a costi minori.
Iniziative relative includono il modello di <a href="http://www.okfn.org/geo/geodata_cc_license_draft.rtf">non-profit
open geodata license</a> realizzato da <a href="http://urbantapestries.net/">Urban Tapestries</a> (en) in
collaborazione con <a href="http://creativecommons.org.uk/">Creative Commons UK</a>. La licenza e' stata
sottoposta all' Agenzia Nazionale Inglese, la
<a href="http://www.ordnancesurvey.gov.uk/">Ordnance Survey</a> (en),
come base per una collaborazione aperta.
I progetti di mappatura online che creano dati geografici liberamente
riutilizzabili dovrebbero offrire una licenza aperta compatibile.
Il progetto OpenStreetmap offre la sua crescente banca dati
sotto una licenza "Attribution-Sharealike", che consente ogni
tipo di riuso dei dati fintanto i lavori derivati rimangano a
loro volta di pubblico dominio.
Dovrebbero essere adottati formati standard per lo scambio e la
descrizione di dati geografici.
L' <a href="http://opengis.org/">Open Geospatial Consortium</a> (en)
ha creato una famiglia di standard per lo scambio aperto di dati
geografici su Internet, e i metadati standard del
<a href="http://www.w3.org/RDF/">World Wide Web Consortium</a> (en)
sono generalmente utilizzati.
In ultima analisi, tutte le informazioni raccolte dallo stato dovrebbero
essere disponibili in maniera aperta, in un formato strutturato e
leggibile dalle macchine.
In Che Modo Questo Aiuterebbe
Dati aperti vuol dire dati migliori e piu' economici.
Quando piu' produttori di informazione hanno l'opportunita'
di contribuire all'accuratezza e all'aggiornamento dei dati,
la qualita' aumenta. Quando piu' organizzazioni hanno la
possibilita'di offrire servizi di informazione spaziale
competitivi, i prezzi scendono.
Lo Stato Italiano paga grosse societa' di proprieta' dello Stato
stesso o a partecipazione statale per produrre dati cartografici
che vengono poi venduti nuovamente allo Stato con licenze e
sublicenze; una falsa economia che esclude i cittadini ordinari e
le organizzazioni no-profit impossibilitati a sostenere i prezzi
monopolistici delle licenze.
I dati geografici aperti aiutano l'economia.
Negli Stati Uniti, la politica nazionale mette tutte le
informazioni geospaziali raccolte dal governo nel pubblico
dominio, senza costo e senza restrizioni d'uso. Questo abbatte
i costi della ricerca e dello sviluppo, e l'innovazione da parte
dell'industria e degli individui crea un'attivita' economica.
L'accesso libero ai dati geografici aiuta la democrazia e la
partecipazione dei cittadini.
Il 75-80% delle informazioni generate dal governo ha una
componente spaziale. Perche' l'informazione del settore pubblico
sia efficace, essa deve avere la piu' ampia disponibilita'
possibile. Le leggi europee sulla liberta' di informazione
enfatizzano fortemente la disponibilita' di dati geografici
<a href="http://europa.eu.int/celex/cgi/sga_rqst?SESS=14772%21CTXT=8%21UNIQ=9%21APPLIC=celexext%21FILE=VISU_vitxt_8__1%21DGP=0%21VI_all0#texte">[1]</a>.
I dati geografici sono alla base di servizi sviluppati da
gruppi di informazione civica no-profit, come
<a href="http://writetothem.com/">Write To Them</a> (en)
e <a href="http://theyworkforyou.com/">They Work For You</a> (en).
Sono indispensabili per i progetti di
analisi delle informazioni pubbliche e per renderle maggiormente
disponibili al pubblico interessato.
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