[Gfoss] licenza dati PA [dati geologici]

Andrea P. cerebrogis at ipergeo.org
Sun Nov 4 16:12:34 CET 2007


>ti ribalto la domanda, perché le PA spendono soldi per produrre informazione geografica?
>La tua risposta rimane valida anche se questi  dati fossero di dominio pubblico e terze parti li utilizzassero per produrre informazioni e servizi derivati.
>Concordo con te che l'Italia è un paese di sospettosi ma la visione " ......a ditte che ne trarranno un lucro privato che a me non portera' niente,........."   
>é alquanto miope da un punto di vista economico e sociale. Un soggetto che produce beni o servizi, aumenta la ricchezza collettiva (PIL) oltre che la 
>propria. 

La risposta e' interessante, ma occorre che alcuni punti siano meglio precisati,

infatti dacordo che si potrebbero produrre servizi e informazioni derivate, ma il punto e' che se poi si devono pagare, la collettivita' li pagherebbe 2 volte,
la prima volta per produrli e la seconda per usufruire del servizio derivato , o per riacquistare i dati che sono stati ulteriormente rielaborati.

Ad esempio, se la PA cede gli archivi delle strade gratis senza alcun accordo che gli permetta di ricevere degli utili a  una societa' che ci fa' 
un serie di mappa per navigatori satellitari e poi il cittadino deve acquistare tali mappe per poter usare il loro navigatore satellitare.

e puntualizzo ulteriormente.

ipotizza che produrre un archivio da zero per un nav. satellitare costi 100, e dalla vendita di tale archivio a chi vuole usufruire del nav.sat. frutti 145.
Ipotizziamo ancora che per produrre un archivio di strade alla PA costi 80, e infine, che produrre il medesimo archivio per il navigatore sat. partendo 
dall'archivio di strade della PA la societa' spenda non piu' 100, ma 40.

per cui se nel primo caso il guadagno finale era 45.
Nel secondo caso il guadagno finale e' 100.

Pero' in questo semplice e semplicistico esempio, e' evidente che il guadagno per la societa' aumenta.
E sarebbe ancora moralmente accettabile se a fronte di questo guadagno superiore, le mappe costassero meno.
Ma per avere questo occorre che la PA stabilisca degli accordi in base ai quali cede i suoi dati e la societa' si impegna a ridurre i costi.
Se i dati sono ceduti gratuitamente e puoi farne che te ne pare, perche' una societa' dovrebbe abbassare i prezzi ?

Dove e' il ritorno economico per la collettivita' ?

Altro esempio.
Se l PA cede i dati e una societa' che li vuole perche' deve produrre dei dati arricchiti aggiungendovi ulteriore informazione.
E ipotizziamo che tali nuovi dati sono utili e per la PA conviene acquisirli. 
Potrebbe succedere che poi la PA debba riacquistarli. Avendoli dati gratuitamente, e poiche' chi e' in posizione di forza non fa' mai sconti, finirebbe che la 
societa' che li ha avuti gratis, li farebbe poi ripagare quanto e come se li avesse prodotti tutti da zero, e non scontando il valore di quanto gia' avuto in 
partenza (la roba gratis, lo dice il nome stesso, non vale niente).
ovviamente con degli accordi preventivi si puo' riuscire a rientrare in possesso dei nuovi dati a prezzi stracciati o gratis addirittura.
Ma non sarebbe percorribile se in partenza i dati fossero per diritto di legge ceduti gratuitamente a tutti con la licenza anche di usarli per scopi commerciali.


>Una domanda credi che il peso di un bene collettivo deva ricadere su un singolo o se ne debba prendere carico la società

scusa, ma non riesco a mettere a fuoco la domanda.

>E qui torniamo sopra, se i motivi per cui oggi producete informazione geografica sono (come dovrebbero essere) per l'interesse generale allora, dal mio >
>punto di vista, è bene che questo costo sia distribuito tra tutti i cittadini (purtroppo non tutti le pagano le tasse). Se invece l'interesse non è generale lascio 
>a te la risposta.

Ah capisco il punto.

Ma non sono in grado di darti una risposta soddisfancente dal tuo punto di vista.

Al solito io mi rifugio sempre in esempi paralleli.

Prendi ad esempio la guida delle automobili.

E' giusto dare per scontato che chi vedo passare alla guida di una macchina abbia la patente, sappia guidare e si fermi quando attraversero' la strada, 
oppure non dovrei darlo per scontato, e quindi non attraverso per non mettere a rischio la mia vita ?

Secondo me' e' giusto dare per scontato che chi guida la macchina abbia la patente e quindi attraverso tranquillo.
Se poi vi sono le eccezioni spero solo che siano pochissime e auspico di non incontrarne mai una :)

Ciao.


--Original Message Text---
From: Andrea Cappugi
Date: Sun, 4 Nov 2007 14:23:39 +0100



Ciao Andrea,

Io come utente e cittadino del diritto di sfruttarmi un archivio GIS non me ne faccio niente, e posso accettare la spesa che avviene per la sua realizzazione 
e manutenzione se serve a svolgere un lavoro per la PA. Ma se poi mi si dice che dopo aver speso i soldi per fare gli archivi si danno a ditte che ne 
trarranno un lucro privato che a me non portera' niente, potrei non essere daccordo e pormi la domanda del perche' la PA spende tali soldi.
Anche perche' in Italia siamo tutti sospettosi e l'idea che poi il dirigente di turno facci aspendere soldi alla PA per fare un archivio che non serve realmente a 
niente, per poi "regalarlo" a qualcun'altro sarebbe dietro l'angolo e nessuno vuole questo perche' chi decide di realizzare un archivio, in realta' lo fa' perche' 
serve e se ne sente la necessita' e non per gioco.




ti ribalto la domanda, perché le PA spendono soldi per produrre informazione geografica?
La tua risposta rimane valida anche se questi  dati fossero di dominio pubblico e terze parti li utilizzassero per produrre informazioni e servizi derivati.
Concordo con te che l'Italia è un paese di sospettosi ma la visione " ......a ditte che ne trarranno un lucro privato che a me non portera' niente,........."   
é alquanto miope da un punto di vista economico e sociale. Un soggetto che produce beni o servizi, aumenta la ricchezza collettiva (PIL) oltre che la 
propria. 



Perche' non provi , invece, a rovesciare il punto di vista ?

Se la PA smettesse di fare archivi perche' deve destinare i fondi ad altro, e imponesse per legge che tutti gli archivi che a vario titolo sono realizzati da ditte 
o professionisti , siano realizzati secondo certe specifiche e poi debbano necessariamente essere messi a disposizione di tutti gratuitamente. 
Questo punto di vista mi zitterebbe, perche' non ci sarebbero spese per la PA e le ditte che vogliono farsi gli archivi se li fanno, tanto poi li cedono 
gratuitamente alla PA che potrebbe usarli come meglio crede e metterli pubblicamente a disposizione di tutti (mappe consultabili via internet ovviamente) 
:-) .




Una domanda credi che il peso di un bene collettivo deva ricadere su un singolo o se ne debba prendere carico la società
E qui torniamo sopra, se i motivi per cui oggi producete informazione geografica sono (come dovrebbero essere) per l'interesse generale allora, dal mio 
punto di vista, è bene che questo costo sia distribuito tra tutti i cittadini (purtroppo non tutti le pagano le tasse). Se invece l'interesse non è generale lascio a 
te la risposta.


Un saluto,
buona domenica 
kappu







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