[Gfoss] [Forumigt] Re: CNIPA regolamenti su formati di scambio per db 25k
Piergiorgio Cipriano
pg.cipriano at gmail.com
Tue Jul 24 14:19:17 CEST 2007
Si Renzo, c'è parecchia sovrapposizione di ruoli e di competenze, con poca
compartecipazione sugli aspetti tecnici.
In alcune occasioni mi è capitato di sentire che il ruolo del Comitato
(quello di cui CNIPA gestisce la segreteria tecnica) discende direttamente
dalla riforma del Titolo V della
Costituzione<http://www.quirinale.it/costituzione/costituzione.htm>
:
art. 117 - "*Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie ...
r)* pesi, misure e determinazione del tempo; coordinamento informativo
statistico e informatico dei dati dell'amministrazione statale, regionale e
locale; opere dell'ingegno;
Quanto esposto sul sito
CNIPA<http://www.cnipa.gov.it/site/it-IT/Attivit%25c3%25a0/Sistemi_Informativi_Territoriali/>ribadisce
questo ruolo:
Il Comitato opera sulla base delle direttive del Ministro ed è finalizzato
a sostenere la formazione, l'interscambio e la fruizione dei dati
territoriali tra le diverse pubbliche amministrazioni. In sintesi i suoi
compiti:
proporre la normativa primaria e secondaria e le regole tecniche e standard
di riferimento in materia di formazione, gestione, diffusione,
interscambiabilità ed utilizzazione dei dati geografici informatici;
In un momento "caldo" come quello verso cui stiamo andarndo (adozione
direttiva INSPIRE, messa in opera delle Implementing Rules, adozione di
norme EN-ISO-19100, trasposizione in leggi e norme italiane, ...) credo sia
necessario fare molta chiarezza su chi è deputato a far cosa.
Per esempio: nell'allegato del Manifesto della proposta per un'Authority
geodetica italiana ( http://www.commissionegeodetica.it/compiti.html) si
parla di "Rappresentanza internazionale, per le obbligazioni da assumere
collegialmente sia a livello europeo che mondiale": questa frase è sbagliata,
poichè questo ruolo, almeno in sede ISO e CEN, è già riconosciuto
ufficialmente a UNI, che per le informazioni geografiche delega UNINFO (-->
vedi http://www.cnipa.gov.it/site/_files/Standard.pdf pag. 2).
Il problema vero è interfacciare tutti i diversi soggetti coinvolti in
attività di normazione (Commissione geodetica, Comitato per le Regole
Tecniche, CNIPA, UNINFO, IntesaGIS, Centro Interregionale, ...) in modo che
inizino a collaborare non solo formalmente ma anche su aspetti di
contenuto.
Questo è possibile solo se:
1. si definiscono in maniera chiara i reciproci ruoli, i compiti, i
programmi di lavoro, e se ne definiscono insieme i diversi contenuti, in
modo da evitare accavallamenti o lacune;
2. si instaura uno scambio virtuoso e reciproco di informazioni sulle
attività dei diversi soggetti (soprattutto per quanto riguarda attività in
ambito internazionale); questo attraverso partecipazione reciproca ai
diversi working group, attraverso contatti email, forum, etc (es. a livello
ISO/TC211 e CEN/TC287 è normale che, oltre agli enti nazionali di
standardizzazione vi siano liaison esterni: OGC è un liaison esterno del
TC211: http://www.isotc211.org/organizn.htm)
pg
On 7/24/07, Renzo Carlucci <rcarlucci a aec2000.eu> wrote:
>
> Certo ci troviamo in una situazione un pò paradossale.
> Basare la realizzazione di specifiche di lavorazione cartografica su
> gruppi che in pratica devono agire come "volontariato" potrebbe creare
> un danno considerevole alla nostra comunità.
> Le specifiche di creazione dei contenuti geometrici e qualitativi della
> cartografia fino a ieri si sono basati sulle specifiche realizzate dalla
> Commissione Geodetica Italiana che era stata investita per questo dalla
> Legge quadro degli organi cartografici dello Stato.
> Per questo è nata l'iniziativa che ha portato al Manifesto
> http://www.commissionegeodetica.it per guidare una proposta parlamentare
> che colmi il vuoto creato sia a livello di contenuti che a livello
> legislativo dalla abolizione di tale Commissione.
> --
> Renzo Carlucci
> (direttore a ivistageomedia.it)
>
> > Grazie mille Giovanni.
> > Continuo ad avere dubbi sulla natura di questi documenti: sul sito
> > vengono definiti "specifiche", ma in ambito ISO, CEN e UNI non mi è
> > mai capitato di vedere cose simili (mi riferisco ai commenti generali
> > inviati come AMFM).
> > A proposito: se siete ancora interessati all'idea di scrivere ... ho
> > appena notato che sul sito
> > <
> http://www.cnipa.gov.it/site/it-IT/Attivit%25c3%25a0/Sistemi_Informativi_Territoriali/DB_25K/
> >
> > di CNIPA è ancora presente questa indicazione:
> > "Tali documenti, *in versione draft*, vengono pubblicati al fine di
> > consentire, una seconda fase di condivisione e revisione allargata a
> > tutti i soggetti interessati (Amministrazioni, comunità scientifiche,
> > esperti e aziende di settore, …).
> > Pertanto, al fine di consolidare il documento per la successiva
> > approvazione da parte del Comitato, sarà possibile inviare commenti,
> > integrazioni e osservazioni direttamente alla segreteria della
> > Direzione Lavori, Ricerca e Sviluppo dell'I.G.M. al seguente indirizzo
> > e-mail:
> > caservric a geomil.esercito.difesa.it
> > <mailto: CASERVRIC a geomil.esercito.difesa.it> indicando l'oggetto
> > "Specifiche DB25 ".
> >
> > Pronti con carta, penna e calamaio ?
> >
> >
> >
> > On 7/23/07, *G. Allegri* < giohappy a gmail.com
> > <mailto:giohappy a gmail.com> > wrote:
> >
> > Risposta dall'IGM:
> >
> > "All'interno dell'IGM si usa solo software Intergraph per la
> > produzione delle
> > carte (MDB di Geomedia per la creazione del dato, vestizione grafica
> e
> > stampa csempre con la solita Società). Capisco la domanda, che sorge
> > spontanea, ma non si ci voleva impelagare in troppe difficoltà ed
> > avere
> > quale consegna un unico formato da parte delle ditte, quello con
> > cui ogni
> > operatore ha una certa familità. Le ditte che fanno restituzione
> > spesso
> > usano il software GCARTO (software italiano) che permette di
> > uscire con tuti
> > i formati più comuni. Quindi nessun problema per nessuno in ambito
> > cartografico. Chi parte dai dati e crea GeoDB può invece
> > utilizzare solo
> > ArcGIS ma questo non accade per chi fa fotogrammetria.
> > Fino a poco tempo fa l'IGM cedeva i dati in VPF, poi in MDB; fra
> > poco sarà
> > possibile ricevere i dati nei formati più comuni (compreso Shape).
> > Un pò di
> > pazienza e si renderà la vita meno difficile a tutti gli utenti.
> > Ad esempio
> > il nuovo software Verto (convrsione coordinate nei vari sistemi)
> potrà
> > essere utilizzato direttamente su shape file. Pochi mesi e le cose
> > miglioreranno.....stiamo lavorando per voi"
> >
> > Giovanni
> >
> > Il 19/07/07, *Piergiorgio Cipriano* < pg.cipriano a gmail.com
> > <mailto:pg.cipriano a gmail.com >> ha scritto:
> >
> > Ragazzi,
> > senza polemica ... ma credo ve ne siete accorti un po' in
> > ritardo!
> > CNIPA aveva pubblicato questi documenti
> > <
> http://www.cnipa.gov.it/site/it-IT/Attivit%25c3%25A0/Sistemi_Informativi_Territoriali/DB_25K/
> >
> > all'inizio del 2006 e aveva chiesto osservazioni e commenti.
> > AMFM aveva mandato le osservazioni qui sotto (non mi sembra
> > siano state recepite ...): NON è solo un problema di FORMATO
> > DI INTERSCAMBIO !!
> > Scrivere a CNIPA?? Attenzione: i documenti non sono stati
> > "prodotti" da CNIPA in sè, ma da un Comitato
> > <http://www.cnipa.gov.it/site/it-IT/Attivit%25c3%25a0/Sistemi_Informativi_Territoriali/I_lavori_del_Comitato/
> >
> > in cui, oltre CNIPA in funzione di segreteria tecnica, vi
> > erano Ministeri vari, IGM, rappresentanti di Regioni, UPI,
> > ANCI, UNCEM, etc.
> > A quel tempo, il Comitato di cui sopra era "temporaneo", nel
> > senso che doveva ancora essere emanato il Decreto di
> > istituzione del " Comitato per le regole tecniche sui
> > dati territoriali delle pubbliche amministrazioni
> > <
> http://www.cnipa.gov.it/site/_files/DECRETO%25202%2520Maggio%25202006%2520n.%2520237_.pdf
> >".
> >
> > In ogni caso, se interessa, nella pagina di presentazione
> > <
> http://www.cnipa.gov.it/site/it-IT/Attivit%25c3%25a0/Sistemi_Informativi_Territoriali/
> >
> > trovate questo indirizzo mail: comitato.sit[at]cnipa.it
> >
> > (Osservazioni AMFM)
> >
> > Dal punto di vista di una "specifica" NON è pertinente
> > dettagliare informazioni di carattere implementativo,
> > riferendosi ad una particolare soluzione software (Geomedia),
> > che dovrebbe rimanere quanto più slegata dal modello dati.
> > Come scritto il documento è una esemplificazione del formato
> > BLOB di Geomedia, quindi nemmeno una specifica descrittiva
> > tale formato.
> >
> > I documenti sono tutti del 2003 (uno solo del 2004): già
> > questo impedisce DI FATTO un confronto con la specifica 1n1007
> > sui db Topografici dell'IntesaGIS, la cui "versione definitiva
> > per la sperimentazione" è del 2004.
> > In generale, non è chiaro lo scopo di questi documenti: non
> > sembra raggiungere gli "obiettivi di consolidamento delle
> > specifiche tecniche relative alla produzione e organizzazione
> > dei dati territoriali di base in modalità informatica"
> > indicati nella presentazione di tali specifiche.
> > In particolare non è chiaro il rapporto tra i documenti IGM e
> > la specifica 1n1007_6 (Specifiche di contenuto – La
> > derivazione del DB25)
> >
> > Non ci sono riferimenti né relazioni con le altre specifiche
> > pubblicate dal Comitato (metadati e ortofoto).
> > In particolare, per i metadati è opportuno che una specifica
> > DB25 recepisca in maniera chiara ed esplicita gli elementi
> > essenziali di metadato (fonte, aggiornamento, qualità, …)
> >
> > I documenti hanno carattere di specifica tecnica, ma sono
> > privi delle necessarie indicazioni per poter essere
> > considerate specifiche di livello nazionale; alcuni motivi:
> > • manca un'adeguata introduzione, uno scopo, un campo di
> > applicazione
> > • mancano riferimenti a standard e specifiche relativi a DB
> > topografici (es. ISO, CEN, UNI, ... specifiche IntesaGIS, …)
> > • mancano riferimenti incrociati tra i documenti
> >
> > In particolare non sono presenti riferimenti a standard che
> > hanno un impatto diretto su implementazioni di DB25, quali
> > • ISO19110 (feature catalogue)
> > • ISO19114 (quality)
> > • ISO19115 (metadata)
> > • ISO19117 (portrayal)
> > • ISO19136 (GML)
> >
> > Il paragrafo descrive un'implementazione esistente, fortemente
> > dipendente dalla tecnologia utilizzata, e riporta indicazioni
> > precise sul numero di tabelle, sulla decodifica usata (FACC),
> > sui sistemi di riferimento.
> > Questa è una descrizione implementativi, che potrebbe non
> > essere utile e utilizzata se non all'interno di IGM, o di un
> > altro ente dotato dei medesimi strumenti software.
> > La codifica utilizzata nel documento non è quella FACC.
> >
> > Si fa riferimento esplicito a Microstation (Bentley) come
> > soluzione software per l'acquisizione di elementi geometrici e
> > per la generazione di oggetti areali.
> > In una specifica tecnica, ed in particolare per specifiche di
> > livello nazionale, è SBAGLIATO riferirsi a modelli
> > implementativi o a soluzioni software predefinite.
> >
> > Il documento focalizza di più l'attenzione sulle tecniche
> > messe a punto per rappresentare oggetti territoriali a scale
> > minori, quindi più dal punto di vista di chi/ cosa/ come deve
> > raffigurare tematicamente che non di chi deve costruire il
> > dato per il 25K partendo da quello "Intesa" (es. DBTopo 10K).
> >
> > Si parla di suddivisione in fogli 50K.
> > Sono convenzioni che NON riguardano né il modello concettuale
> > né il modello implementativi di una base dati, bensì criteri
> > finalizzati all'organizzazione ed alla gestione di
> > allestimenti cartografici, specifiche del contesto IGM.
> >
> > Dal punto di vista di una "specifica" NON è pertinente
> > dettagliare informazioni di carattere implementativo,
> > riferendosi ad una particolare soluzione software, che
> > dovrebbe rimanere quanto più slegata dal modello dati.
> >
> > Si parla di acquisizione tramite restituzione fotogrammetrica,
> > e non di derivazione.
> > Questo contrasta con i principi e gli obiettivi di
> > derivabilità di DB 25 a partire da DB di scale maggiori (10K,
> 5K).
> > Non c'è relazione con il documento 1n1007_6 del WG1 IntesaGIS
> >
> > Non c'è relazione con il documento 1n1007_5 (La codifica di
> > contenuto in GML) del WG1 IntesaGIS
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > On 7/19/07, *Paolo Cavallini* <cavallini a faunalia.it
> > <mailto: cavallini a faunalia.it>> wrote:
> >
> > concordo.
> > procedura:
> > - un (gruppo di) volontari(o) scrive la lettera sul wiki
> > - un volontario cerca l'indirizzo a cui mandarlo
> > - il presidente verifica ed invia.
> > Ale, cominci tu?
> > pc
> >
> > Alessandro Sarretta ha scritto:
> > > Intanto si potrebbe chiedere qualche spiegazione
> > ufficiale al CNIPA come
> > > GFOSS.it, magari insieme a FreeGIS-Italia, tanto per
> > essere sicuri che è
> > > come sembra...
> > > Ale
> > --
> > Paolo Cavallini
> > http://www.faunalia.it/pc
> >
> >
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