[Gfoss] dove siamo, dove stiamo andando
Maurizio Napolitano
napo at itc.it
Thu Jan 4 16:53:37 CET 2007
Paolo Cavallini ha scritto:
> -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
> Hash: SHA1
>
> OK, sono stato un po' troppo conciso, ma non volevo sollevare troppo
> polverone, giusto sapere se c'e'rano idee che potevo aver ingiustamente
> trascurato.
> Ho una decina di giorni per l'invio.
> Servono per un intervento su MondoGIS, in cui fanno il quadro (forse)
> della situazione, e vogliono anche la prospettiva "dell'open source"
mumble ...
Esattamente cosa vogliono?
Dire un quadro della prospettiva open source vuol dire tutto e nulla.
Vogliono un quadro ragionato su delle aree tematiche?
Vogliono una sorta di road map sull'evoluzione?
Personalmente eviterei discorsi di comparazione con sistemi proprietari
e punterei invece a mettere al centro l'interoperabilita'.
Io partirei da uno schema che presenta due "paradigmi::
- quello delle specifiche "de iure"
- e quello delle specifiche "de facto"
Con "de iure" intendo quelli definiti da organizzazioni internazionali
che si sforzano di creare uno standard per un linguaggio comune (=
OpenGeoSpatial), mentre con "de facto" quelli che si sono imposti sul
mercato per una ragione o per un altra (diciamo quelli a cui bisogna
"arrendersi" ma che, quantomeno, sono documentati sul come
interfacciarsi. es ESRI Shape file).
Chiarito al centro questo, comincerei ad analizzare i vari scenari di
"copertura" del software libero su questa interoperabilita'.
Infine farei un esempio (faunalia? arc-team?) di azienda che fa uso di
software libero, magari in ambiente misto con quello proprietario.
> (termine che evitero', buon proposito del 2007).
Bravo! Comincia a chiarmalo con il suo nome: Software Libero
Al max ti concedo di usare il termine "Software libero e software a
codice aperto"
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