[Gfoss] R: "Organi cartografici dello Stato, Is tituzioni Pubbliche centrali e Periferiche per l šinformazione territoriale e ambientale"

menini.luca a alice.it menini.luca a alice.it
Ven 28 Dic 2007 21:07:12 CET


Non so se l'ennesima "agenzia" sia la soluzione.
Ottimo lo studio IUAV, importantissimo, ma la soluzione non puo' essere un altro ente da costruire.
In Italia di enti e agenzie forse ne abbiamo anche troppi.
Da sempre si punta ad eliminare "enti inutili" ... creandone poi inevitabilmente dei nuovi.

Perche' non cominciamo anche a far funzionare, ognuno nel suo piccolo, quelli che gia' ci sono basandoci sulla "leale collaborazione" tra gli enti esistenti?
Alcune volte (e non mi riferisco allo studio IUAV) si usa, a mio avviso, la "tecnica del rilancio" puntando a dimostrare che il problema e' piu' grande cadendo nell'errore sottolineato dall'antico detto che "il meglio e' nemico del bene".

Io lavoro all'ARPAV (agenzia per l'ambiente del Veneto) vi invito a venire a trovarci e vedere come stiamo lavorando, con fatica e umilta', per uscire dagli "spaghetti".
E conosco tanti ottimi pubblici dipendenti di enti e agenzie che lavorano altrettando bene.

Fa piu' rumore un albero che cade che una foresta che cresce.

Ciao.
luca menini





-----Messaggio originale-----
Da: gfoss-bounces a faunalia.com per conto di Andrea P.
Inviato: ven 28/12/2007 14.44
A: Piergiorgio Cipriano
Cc: gfoss a faunalia.com
Oggetto: Re: [Gfoss] "Organi cartografici dello Stato, Is	tituzioni Pubbliche centrali e Periferiche per l	šinformazione territoriale e ambientale"
 
E' veramente interessante e lo sono anche le conclusioni a cui giunge:

Ossia la necessita' di costituire una agenzia amministrativa nazionale preposta alla cartografia
oppure una agenzia analoga, ma amministrativa.

Se posso dire la mia,
secondo me l'analisi pecca un po' sul piano dell'oggettivita', visto che trascura i costi necessari per arrivare a carte risultati.

In parte perche' quando leggo che 
" l'IGM ha articolato la produzione cartografica in serie coerrispondeti alle varie scale e contraddistinte da una copertina colorata che le caratterizza "
Ne traggo una immagine macchiettistica che non corrisponde alla realta'.
Poiche' per il resto della disamina relativa all' IGM l'autore non esce dalla semplice elencazione dei suoi prodotti, ne traggo l'impressione che le opinioni, 
l'autore, se le fosse gia' formate (o le avesse gia' ricevute) a prescindere.

Infatti se da un lato disprezza la situazione italiana basandosi sul fatto che e' frastagliata e argomentazioni varie, poi incensa quella estera sulla base della 
loro capacita' operativa e dei risultati raggiunti.

Trascura pero' di considerare le condizioni al contorno con cui tali risultati si sono raggiunti:
Magari parte dal presupposto che un dbms oracle, un dbms postgres o un arcview 3 contano tutti per 1.
Invece le differenze ci sono eccome:

Ad esempio quando dice che l' Ordnance Survey Inglese ha raddrizzato la situazione in GB e riesce a tenere e ad aggiornare da solo tutti i suoi dati,
trascura di analizzare con quali strumenti OS e' arrivato e mantiene questi risultati:

Come si puo' leggere in questa brochure.
http://www.1spatial.com/pdf/os_070402.pdf

Che brevemente si riassume in :
Hanno buttato via tutto il software di varia umanita' che i singoli comuni ed enti avevano ed usavano per crearsi e gestirsi i propri archivi. E che avevano 
prodotto una situazione di dati incoerenti tra di loro.
Ed hanno fatto ricorso a uno specifico software sviluppato da una ditta, e che rappresenta lo stato dell'arte nel settore.

Con esso riescono a fare quello che con i normali prodotti (anche open-source) non si riesce a fare neanche un battaglione di tecnici con gli strumenti GIS 
ordinari.

Pero' se si legge la brochure ci si rende conto anche con che ordini di grandezza di fondi si sono basati per arrivare a tali risultati.

Poi, e' indubbio che i risultati li hanno avuti:
L' OS in 10 mesi ha risistemato qualcosa come 400 milioni di poligoni a partire da una situazione di dati spaghetti.

Quindi alla base di una buona efficienza negli esempi citati ci sono anche prodotti all'altezza del compito.
E anche fondi all'altezza del compito.

Comunque e' un testo interessante,
fa' capire come in Italia siamo tutti commissari tecnici.

Andrea.


--Original Message Text---
From: Piergiorgio Cipriano
Date: Fri, 28 Dec 2007 13:50:05 +0100

Interessante ricerca IUAV

Sau A., 2007, Organi cartografici dello Stato, Istituzioni Pubbliche centrali e Periferiche per l'informazione territoriale e ambientale, Universitā IUAV, Venezia 
[1]

Cinque organi cartografici dello Stato (Istituto Geografico Militare, Istituto Idrografico della Marina, e CIGA, Agenzia del Territorio e APAT), venti Regioni, 
alcuni Ministeri (Ambiente e MIT, Ministero per l'innovazione e la tecnologia) hanno oggi responsabilitā istituzionali nella produzione di informazioni territoriali 
e ambientali. 
Di fatto una pluralitā di soggetti pubblici con un insieme di competenze e responsabilitā attualmente prive di un coordinamento e coerenza reciproca, in una 
condizione di oggettivo declino rispetto a rilevanti tradizioni scientifiche, culturali, organizzative e produttive, peraltro penalizzati da derive spesso 
autoreferenziali. 
(pag. 3)


[1] http://www.ricercasit.it/Public/Documenti/SAU_DEFINITIVO_new.pdf 


-- 
Piergiorgio Cipriano
pg.cipriano a gmail.com

("perchč la terra dei cachi č la terra dei cachi ..!") 



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