[Gfoss] modificare una licenza LGPL, era: nuovo GFOSS italiano!

Francesco P. Lovergine frankie a debian.org
Ven 21 Dic 2007 12:19:47 CET


On Thu, Dec 20, 2007 at 08:02:41PM +0100, Andrea P. wrote:

> Si, e' esattamente l'opposto, scusa.
>
> Cio' nonostante  mi piacerebbe avere  un chiarimento: Il  passaggio da
> LGPL a GPL e' ammissibile ?
>

SE TUTTI i copyright holder sono d'accordo sulla modifica della licenza,
qualsiasi licenza puo' essere modificata con un nuovo rilascio.
Naturalmente niente impedisce ad altri di forkare la versione precedente
perche' le licenze non sono retroattive. 

Questo e' il motivo per cui alcuni prodotti richiedono espressamente
la cessione del copyright (es. MySQL) in modo da ridurre la catena
di controllo a uno o pochi attori.

Per motivi opposti certe licenze come la OpenSSL sono un vero troiaio
perche' gli holder sono in tale numero (e alcuni sono missing in action)
che non si puo' modificare una virgola della licenza nonostante sia
assai poco friendly verso licenze come la GPL.

In innumerevoli casi una licenza BSD-new e' stata tramutata
in GPL senza colpo ferire, e questo perche' manca la advertise clause
e quindi e' sufficiente in realta' che venga incluso il copyright BSD
originale nel codice unitamente al resto. Ad esempio il kernel e' 
zeppo di roba presa in origine dal mondo BSD e incorporata senza
tanti complimenti (e De Raadt si incazza, perche' successivi
miglioramenti non possono prendere la strada opposta).

> Se un  prodotto viene rilasciato in  origine come LGPL, ed  esso viene
> preso da  un altro utente, e  derivato come prodotto GPL,  le due cose
> non sono in contrasto ?
>

Questo e' un caso particolare:

3. You may opt to apply the terms of the ordinary GNU General Public
License instead of this License to a given copy of the Library...Once
this change is made in a given copy, it is irreversible for that copy,
so the ordinary GNU General Public License applies to all
subsequent copies and derivative works made from that copy.

Questo e' in LGPL. Quindi e' lecito.

-- 
Francesco P. Lovergine



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