[Gfoss] domande su dati catastali

Guglielmo R. Raimondi g.raimondi a glasic.it
Mar 11 Dic 2007 12:54:56 CET


Potendo disporre del dato catastale ogni volta che si vuole
(nel caso in cui si possa accedere al "Portale dei Comuni"),
giudico molto importante la possibilita' di ripetere le
operazioni di riproiezione e trasformazione sempre con gli
stessi parametri, in maniera da consentira la valutazione
delle modifiche nel tempo.

Una volta stabilita la tolleranza accettabile per
l'accuratezza posizionale dei dati catastali in relazione
all'accuratezza degli
agli altri dati del nostro sistema informativo, non andrei a
cercare la perfetta coincidenza di molti punti di controllo,
utilizzando tecniche di triangolazione, ma mi accontenterei
di realizzare la migliore trasformazione "affine" di un
intero foglio.

Supponendo di voler comunque procedere alla triangolazione,
starei molto attento alla scelta dei punti di controllo. Per
mia piccola esperienza, esercitata sui fogli del Comune di
Albanella (SA), dal confronto tra il dato catastale e quello
della Carta Tecnica Regionale, e' emerso che alcuni edifici
della carta catastale erano palesemente spostati (anche
confrontando le distanze relative ad ad altri oggetti comuni
tra le due fonti).

Bisogna ricordare che il dato catastale nasce con finalita'
fiscali e che l'accuratezza posizionale non e' vincolante
come per una carta tecnica (o per un'ortofoto).

Come primo passo, mi piacerebbe sistematizzare la
riproiezione al volo in PostGIS. Qualcuno sa indicarmi i
riferimenti da studiare?

Grazie,
Guglielmo



----- Original Message -----
Da : "Bud P. Bruegger" <bud at comune.grosseto.it>
A : Antonio Falciano <afalciano at yahoo.it>
Cc: "gfoss at faunalia.com" <gfoss at faunalia.com>
Oggetto : Re: [Gfoss] domande su dati catastali
Data : Mon, 10 Dec 2007 17:04:57 +0100

> Ciao Antonio,
> 
> On Fri, 07 Dec 2007 17:45:38 +0100
> Antonio Falciano <afalciano at yahoo.it> wrote:
> > > Riguardo il tuo commento sul rubbersheeting che e' da
> > > evitare, ti vorrei chiedere piu' dettagli.  
> > 
> > Questo tipo di trasformazioni sono da evitare perchè
> > alterano completamente la geometria della cartografia
> > catastale. Meglio una trasformazione affine!
> 
> Hmm. Capisco che dici ora e ovviamente e' legato alla
> semantica dato al termine "rubber sheeting".  Io
> personalmente penso molto di piu' in gradi di griscio: 
> Normalmente, una trasformazione affine non e' possibile su
> tutta l'area (che e' troppo grande) e si taglia in entita'
> piu' piccole (ad esempio fogli che gia' esistono).  Il
> rubbersheeting implementato da me anni fa (quello basato
> su una triangulazione) fa la stessa cosa (non sono certo
> se la trasformazione in ogni triangolo sia veramente
> affine, penso di si, ma se no e' comunque un concetto
> molto comparabile..) solo in aree piu' piccole.  
> 
> Allora la domanda che rimane e quanto piccole
> devono/possono essere le aree a quali applicare una
> trasformazione geometrica (affine o altro) e qui
> certamente dipende dallo scopo...
> 
> Se lo scopo e' un match piu' buono possibile, e se si
> accetta che la CTR proveniente da un rilievo
> fotogrammetrico sia' piu' vero che la geometria del
> catasto (magari solo su oggetti fisici come edifici, fiumi
> ,...) allora una trasformazione che porta il catasto a
> quella geometria vera e' una buona cosa.  
> 
> Mi rendo conto che una trasformazione affine per foglio e'
> molto piu' robusto su scelte spagliate di "correspondence
> points" ma sono sempre del'opinione che con correspondence
> points buoni si puo arrivare a buoni risultati.  
> 
> [snip]
> 
> > Su piccole aree, stimare la trasformazione locale ed
> > applicarla offre buoni risultati, ma utilizzarla "on the
> fly" non credo serva a qualcosa.
> 
> Hmm.  Perche' no?  Se ho capito bene, il "on the fly" era
> motivato nel fatto che si lascia i dati nel loro sistema
> originale senza fisicamente rappresentare una
> "interpretazione" non ufficiale.  
> 
> L'on the fly, se implementato veloce, allora mi sembra
> ugualmente beneficiale per una trasformazione affine che
> per una riproiezione analitica.  O c'e' qualcosa che non
> vedo?
> 
> Mi chiedo se non e' gia' normale per dati raster di
> trasformare on the fly sia per una trasformazione
> geometrica (mappare i pixel a coordinate x/y di un sistema
> di riferimento della carta) che anche una trasformazione
> da un sistema di riferimento in un altro.  Forse spaglio?
> 
> > > * non capisco del tutto che intendono essattamente con
> > > "fitting"  oppure "interventi geometrici locali", ma
> > > non sono alla fine un rubber-sheeting? (anche questo
> > > un termine molto vaghe che potrebbe riferirsi a cose
> > ben diverse). 
> > Attenzione: di trasformazioni ce ne sono tante e il
> > rubbersheeting è proprio la più "distruttiva". Per
> > intenderci, una trasformazione che rende le linee in
> curve è, ai ns fini, particolarmente inadatta.
> 
> Hmm.  La trasformazione lineare usato in triangoli
> preserve linee e magari "cambia direzione" ai confini di
> un triangolo al altro  (allora dipende quanto fino sono i
> triangoli).  
> 
> Mi sembra che vedere che fa in qualche esempio vero
> sarebbe piu' facile che ragionare teoricamente...
> 
> saluti
> -b
> 
> > 
> > ciao
> > Antonio
> > 
> > 
> > 
> 
> 
> -- 
> Bud P. Bruegger, Ph.D.          +39-0564-488577 (voice), 
> -21139 (fax) 
>    European Chair, Global Collaboration Forum on eID
>    Chair, Porvoo Subgroup on collab. govs/operating
> systems
>    Leader of the Permanent eID Status Observatory (PESO)
> project Servizio Elaborazione Dati       e-mail: 
> bud at comune.grosseto.it Comune di Grosseto              
> jabber:  bud at jabber.no Via Ginori, 43                  
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