[Gfoss] WinGRASS nativo: è proprio necessario?

Luca Casagrande luca.casagrande a gmail.com
Mar 11 Dic 2007 01:04:42 CET


Ciao Giovanni,

G. Allegri ha scritto:
> Permettetemi questa intrusione temeraria: forse ciò che Francesco dice, se
> da un lato è il punto di forza dell'OS (la libertà) dall'altra diventa
> spesso il suo punto di debolezza (l'anarchia).
>
> Personalmente desidererei una GUI per la gestione della topologia in fase di
> editing, la gestione della vestizione cartografica e della simbologia come
> trovo in certi sw proprietari, l'undo/redo durante l'editing, ecc., ma anche
> un engine fatto da librerie ottimizzate per fare da server per il processing
> distribuito... Vorrei, vorrei ma aspetto che uno sviluppatore abbia la
> stessa esigenza (e non posso aspettare anni e dire di no ai lavori per
> questo!) o investo soldi nello sviluppo. Purtroppo i soldi per pagare un
> programmatore degno di questo nome non ce li ho...
>   
C'è un altra possibilità che spesso la gente ignora: studiare e lavorare 
per migliorare il software.
Sto iniziando a studiare seriamente python perché mi sembra il tramite 
più immediato per contribuire
a molti applicativi OS (guarda il plugin di Qgis o la nuova interfaccia 
grafica di GRASS).
> Questo per dire cosa? Evviva il software libero, ma forse va meglio a chi è
> già stato soddisfatto nelle proprie esigenze o a chi viene preso in
> considerazione dagli sviluppatori. Per gli altri... aspetta e spera! Ci sono
> richieste in wishlist da anni mai soddisfatte. Lo so che fa parte dle
> modello di sviluppo...Mi dirai che nel mondo proprietario le speranze di una wishlist sono negate
> a priori. Ok, però sono soddisfatti molti più requisiti, anche senza un
> ascolto esplicito "della base" (che comunque in altra veste c'è, sennò non
> venderebbero, e si chiama "indagini di mercato").
>
> Intendiamoci, vorrei che tutto fosse OS, sostengo a pieno il suo modello e
> cerco di contribuire il più possibile (soprattutto sul WebGIS). Ma nel
> settore dei GIS Desktop ancora i sw proprietari rispondono a necessità che
> non trovo (e le ho cercate!) nei GIS Desktop FOSS.
>   

Sono d'accordo che sia produttivo il confronto con i software 
proprietari, a patto però, che non
diventi una "malattia". Un po' come due negozi che vendono le stesse 
cose nella stessa strada; pensa se ogni
secondo ognuno andasse a guardare come vende l'altro :D

> Quindi che fa uno come me? Finché fa una tesi o si può permettere di star
> dietro ai FOSS bene, ma poi nel lavoro quotidiano... mi tocca avere comunque
> Arc...coso sul desktop. 
Qui il concetto è un altro.
Il lavoro siamo noi a sceglierlo..noi scegliamo il contesto, il prodotto 
che vendiamo e come lo facciamo..e poi sai benissimo che ci
sono aziende che nel lavoro quotidiano non hanno nulla a che vedere con 
gli Arc.

> Ci sarà un perché? Libertà o anarchia?
>
> Giovanni
>   
"..so che la libertà ha un prezzo alto, alto quanto quello della 
schiavitù. L'unica differenza è che si paga con piacere, e con un 
sorriso... "
Paulo Coelho - Lo Zahir

A presto

Luca




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