[Gfoss] Formati aperti

[Marco Curreli]

Il CNIPA è impegnato nella stesura del repertorio dei formati aperti;
nel sito dell' L'osservatorio Open Source del CNIPA lo scorso 22
novembre è comparso il seguente avviso:

"Con l'occasione della recente istituzione dell'apposito gruppo di lavoro
per la stesura, ed il successivo aggiornamento, di tale repertorio,
l'Osservatorio Open Source chiede la collaborazione di cittadini ed
imprese affinché cortesemente segnalino casi di documenti e/o materiali
messi a disposizione da Pubbliche Amministrazioni senza utilizzare
almeno un formato di tipo aperto. 
 
Le segnalazioni possono essere inviate per email all'indirizzo
oss a cnipa.it. "

Sul forum dell'osservatorio onen source del CNIPA c'è anche una sezione
dedicata all'uso dei formati aperti nella p.a.

Nonostante l'impegno del cnipa per la diffusione del sofware libero nella
pubblica amministrazione, questa continua a diffondere formati
proprietari, a volte leggibili da un solo programma commerciale. E' ora
di invertire questa tendenza, e c'è bisogno per questo di una forte
spinta dal basso.

Questo assume una particolare importanza nella diffusione dei dati
cartografici  e dei prodotti GIS.

La recente proposta di collaborazione tra il GFOSS e il CNIPA è senza
dubbio un evento importante, ma penso che serva anche una forte
richiesta da parte dei singoli (professionisti, imprese,
tecnici della p.a. etc.).

Purtroppo manca una vera e propria cultura informatica di massa; quello
che si insegna nelle scuole, dalla scuola primaria fino all'università,
non è una cultura informatica, bensì della guide alle icone (e quando va
bene ai menù) dei vari programmi, che sono sempre gli stessi.
Quando ancora nelle scuole non si usava il computer si insegnava non
solo ad usare il rapidografo, ma anche a smontarlo, pulirlo e
rimontarlo, ma chissà perché per il pc non sia richiesto neppure di
saper cambiare la cartuccia alla stampante.

Perché un professionista medio è capace benissimo di leggere con spirito
critico  un libro o un articolo di una rivista specializzata, e non è
capace invece di scegliere tra diversi prodotti informatici?

Saluti,
  Marco