[Gfoss] domande su dati catastali

Bud P. Bruegger bud a comune.grosseto.it
Lun 10 Dic 2007 17:04:57 CET


Ciao Antonio,

On Fri, 07 Dec 2007 17:45:38 +0100
Antonio Falciano <afalciano at yahoo.it> wrote:
> > Riguardo il tuo commento sul rubbersheeting che e' da evitare, ti
> > vorrei chiedere piu' dettagli.  
> 
> Questo tipo di trasformazioni sono da evitare perchè alterano
> completamente la geometria della cartografia catastale. Meglio una
> trasformazione affine!

Hmm. Capisco che dici ora e ovviamente e' legato alla semantica dato al
termine "rubber sheeting".  Io personalmente penso molto di piu' in
gradi di griscio:  Normalmente, una trasformazione affine non e'
possibile su tutta l'area (che e' troppo grande) e si taglia in entita'
piu' piccole (ad esempio fogli che gia' esistono).  Il rubbersheeting
implementato da me anni fa (quello basato su una triangulazione) fa la
stessa cosa (non sono certo se la trasformazione in ogni triangolo sia
veramente affine, penso di si, ma se no e' comunque un concetto molto
comparabile..) solo in aree piu' piccole.  

Allora la domanda che rimane e quanto piccole devono/possono essere le
aree a quali applicare una trasformazione geometrica (affine o altro)
e qui certamente dipende dallo scopo...

Se lo scopo e' un match piu' buono possibile, e se si accetta che la
CTR proveniente da un rilievo fotogrammetrico sia' piu' vero che la
geometria del catasto (magari solo su oggetti fisici come edifici,
fiumi,...) allora una trasformazione che porta il catasto a quella
geometria vera e' una buona cosa.  

Mi rendo conto che una trasformazione affine per foglio e' molto piu'
robusto su scelte spagliate di "correspondence points" ma sono sempre
del'opinione che con correspondence points buoni si puo arrivare a
buoni risultati.  

[snip]

> Su piccole aree, stimare la trasformazione locale ed applicarla offre
> buoni risultati, ma utilizzarla "on the fly" non credo serva a qualcosa.

Hmm.  Perche' no?  Se ho capito bene, il "on the fly" era motivato nel
fatto che si lascia i dati nel loro sistema originale senza fisicamente
rappresentare una "interpretazione" non ufficiale.  

L'on the fly, se implementato veloce, allora mi sembra ugualmente
beneficiale per una trasformazione affine che per una riproiezione
analitica.  O c'e' qualcosa che non vedo?

Mi chiedo se non e' gia' normale per dati raster di trasformare on the
fly sia per una trasformazione geometrica (mappare i pixel a coordinate
x/y di un sistema di riferimento della carta) che anche una
trasformazione da un sistema di riferimento in un altro.  Forse spaglio?

> > * non capisco del tutto che intendono essattamente con "fitting"  oppure
> > "interventi geometrici locali", ma non sono alla fine un
> > rubber-sheeting? (anche questo un termine molto vaghe che potrebbe
> > riferirsi a cose ben diverse).
> 
> Attenzione: di trasformazioni ce ne sono tante e il rubbersheeting è
> proprio la più "distruttiva". Per intenderci, una trasformazione che
> rende le linee in curve è, ai ns fini, particolarmente inadatta.

Hmm.  La trasformazione lineare usato in triangoli preserve linee e
magari "cambia direzione" ai confini di un triangolo al altro  (allora
dipende quanto fino sono i triangoli).  

Mi sembra che vedere che fa in qualche esempio vero sarebbe piu' facile
che ragionare teoricamente...

saluti
-b

> 
> ciao
> Antonio
> 
> 
> 


-- 
Bud P. Bruegger, Ph.D.          +39-0564-488577 (voice),  -21139 (fax) 
   European Chair, Global Collaboration Forum on eID
   Chair, Porvoo Subgroup on collab. govs/operating systems
   Leader of the Permanent eID Status Observatory (PESO) project
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