[Gfoss] Incrementare la domanda di free GIS della P.A.?

Davide Caviglia (GRASS) davide.c at gisweb.it
Tue Oct 31 09:57:47 CET 2006


Per l'esperienza che mi sono fatto nel rapporto con la PA posso dire questo.

1) Il software (GIS) a codice aperto (a quello faccio principalmente
riferimento) è conosciuto poco e praticato ancora meno. Ma non è che il sw
proprietario sia conosciuto meglio in quanto soluzione tecnologica. Lo è
in quanto prodotto commercializzato insieme ad una serie di servizi di
contorno, che prefigurano una soluzione completa, 'chiavi in mano', al
tecnico o all'amministratore. Questo dà molta sicurezza alle PA piccole e
comunque in quelle nel quale la sensibilità su queste cose è bassa, che
sono la stragrande maggioranza. Raramente si arriva ad una vera
valutazione comparativa del prodotto e comunque il rischio per chi, come
noi, propone soluzioni in OS è quello di uscire malconci.

2) L'approccio al mercato di chi lavora e commercializza con soluzioni
proprietarie (l'ho fatto per 10 anni) è radicalmente diverso da chi
propone soluzioni con l'OS. Priorità prima piazzare il prodotto (per il
margine e per vincolare il cliente), priorità seconda piazzare i servizi
(che spesso infatti vengono venduti sottocosto).
Chi lavora con OS non riuscirà mai a competere sullo stesso terreno. Ho
trovato maggiormente conveniente e produttivo ragionare in termini di
processo, e non di posizione. Se riesci a far passare il messaggio che la
scelta di OS è una scelta di responsabilità, libertà e garantisce maggior
controllo sei già a buon punto. Solo sul prezzo tutto diventa molto relativo.

3) In questo è ovviamente fondamentale la comunicazione e la formazione.
Un lavoro di marketing che faccia risaltare che la scelta OS è
principalmente una scelta responsabile, trasparente e di qualità superiore.

4) La comunità deve però muoversi in modo mirato verso questi obiettivi.
La priorità è posizionarsi sul mercato come soggetto, una rete di
soggetti, veramente competitivi nel settore.
Forse è giunto il momento di promuovere progetti OS specifici per la
realtà della PA italiana. Per la gestione integrata del catasto (che
stavolta passa ai comuni) dei tributi locali, della TIA, dello stradario e
della numerazione civica, dei vincoli urbanistici di diversa natura, ecc...

ciao
Davide

-----Original Message-----
From: "G. Allegri" <giohappy a gmail.com>
To: "Geographic Free and Open Source Software - Italian mailing list"
<gfoss a faunalia.com>
Date: Tue, 31 Oct 2006 01:13:50 +0100
Subject: Re: [Gfoss] Incrementare la domanda di free GIS della P.A.?

> Mi inserisco brevemente nella questione per riportare due punti che
> tornano
> presenti nelle chiacchierate che in questo periodo sto intrattenendo
> all'interno del centro di ricerca in cui studio e lavoro, e con
> un'azienda
> di primo piano nel panorama gis italiano (come partner esri):
> 1 - quello che diceva Massimo riguardo la "cessione di responsabilità".
> Chi
> può fare da garante, in termini economici, nel promuovere applicativi
> business, anche di notevoli dimensioni, open source? Al di là di una
> fiducia
> nella community, ci dev'essere un termine nel passaggio delle
> responsabilità
> e soprattutto queste non possono dissolversi nella community. Mi
> spiego: io,
> che propongo anche un semplice progetto di web-mapping, ripongo la mia
> fiducia, anche commerciale, nel buon lavoro di chi ha sviluppato ad es.
> p.mapper. Ma questa fiducia l'acquirente la rivolge a me e su di me
> finisce... GFOSS può essere un marchio di qualità, ma non basta.
> 2 - L'idea di limitare la membership della Fondazione ai soli soggetti
> individuali nel mio ambiente non ha trovato buon riscontro. Non sarebbe
> da
> rivalutare l'ipotesi di aprire GFOSS a centri di ricerca, università,
> ecc.
> come soggetti plurimi? A mio parere "peserebbe" positivamente proprio
> in
> funzione di un marchio di qualità.
> 
> Giovanni
> 
> 
> Il 30/10/06, Paolo Cavallini <cavallini a faunalia.it> ha scritto:
> >
> > -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
> > Hash: SHA1
> >
> > D'accordissimo, secondo me e' un punto importante.
> > D'altra parte, legarsi troppo ad OSGEO da questo punto di vista ci
> da'
> > qualche limitazione (a fronte *forse* di una maggiore credibilita'?).
> > Ad es, mi pare che i primo a giovarsi di questo "bollino open source"
> > sia l'edizione "open" di MapGuide, molto piu' di UMN MapServer.
> > Quindi l'alternativa e':
> > - - fare branding autonomo (it)
> > - - appoggiarsi ad osgeo
> > Pareri?
> > pc
> >
> > Alessandro Pasotti ha scritto:
> > > Il 15:32, lunedì 30 ottobre 2006, massimo.cuomo a acsys.it ha
> scritto:
> > >> Ciao a tutti.
> > >>
> > >> Ne avevo parlato a Losanna, e forse è solo una mia impressione, ma
> > secondo
> > >> me un aspetto da esplicitare più fortemente tra i compiti di gfoss
> è
> > >> quello della promozione/informazione/formazione sul GIS libero
> della
> > >> pubblica amministrazione.
> > >
> > > Credo che tu abbia toccato un punto importante, e non riguarda
> purtroppo
> > solo
> > > il SW GIS ma il SW libero in generale.
> > >
> > > Credo che in questo senso sia utile ragionare in termini di
> marketing
> > > esattamente come se vendessimo un prodotto proprietario, lasciando
> da
> > parte
> > > le idee (sempre pronti a tirarle fuori al momento opportuno in caso
> di
> > > interlocutori ricettivi, naturalmente) e focalizzandoci sui
> notevoli
> > benefici
> > > non solo economici che il SW GIS libero può portare a una PPAA.
> > >
> > > In quest'ottica, GFOSS/OSGEO dovrebbero fornire una specie di
> marchio ->
> > brand
> > > con cui contrasssegnare prodotti e aziende che lavorano nel SW
> libero.
> > >
> > > Questo ci permetterebbe di focalizzare gli sforzi promozionali in
> una
> > > direzione precisa e sicuramente gioverebbe a tutti.
> > >
> > > Ciao
> >
> > - --
> > Paolo Cavallini
> > email+jabber: cavallini a faunalia.it
> > www.faunalia.it
> > Piazza Garibaldi 5 - 56025 Pontedera (PI), Italy   Tel:
> (+39)348-3801953
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> > Version: GnuPG v1.4.5 (GNU/Linux)
> > Comment: Using GnuPG with Mozilla - http://enigmail.mozdev.org
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