[Gfoss] Incrementare la domanda di free GIS della P.A.?

Lorenzo Becchi lorenzo at ominiverdi.com
Thu Nov 2 11:12:44 CET 2006


 >> 2 - L'idea di limitare la membership della Fondazione ai soli  
soggetti
 >> individuali nel mio ambiente non ha trovato buon riscontro. Non  
sarebbe da
 >> rivalutare l'ipotesi di aprire GFOSS a centri di ricerca,  
università, ecc.
 >> come soggetti plurimi? A mio parere "peserebbe" positivamente  
proprio in
 >> funzione di un marchio di qualità.

 > Credo che la paura sia di farsi "colonizzare" da soggetti troppo  
grossi.
 > Non so esattamente perche' OsGeo abbia optato per questa soluzione
 > (Markus, ci illumini?). Credo che con lo statuto che abbiamo in bozza
 > questo non sia un problema (ogni soggetto conta per un voto,
 > indipendentemente dal suo peso.


Io sono molto d'accordo con l'approccio di Osgeo verso gli utenti  
individuali.
Markus ne saprà sicuramente più di me ma provo comunque a presentare  
la mia lettura.
per OSGEO esistono vari livelli di membership: Partecipant, Member,  
Charter Member. Ogni livello ha i suoi privilegi ma resta sempre un  
utente singolo.
il documento provvisorio è descritto qui:
http://wiki.osgeo.org/index.php/Proposed_Membership_Rules

Sempre nello stesso documento viene definito il ruolo di Supporter:
"A Supporter is someone who donates money to the Foundation. However,  
being a Supporter of the Foundation does not give one any specific  
rights or responsibilities. A Supporter has no more "power" than  
anyone else.
In return for the donation, a Supporter may receive a shirt, a  
conference registration discount, etc. In the future, we might choose  
to have levels of support, yearly subscriptions, etc. A Supporter  
might get the right to use a "I Support OSGeo" logo or some such thing.
Note that we specifically choose not to impose on Participants,  
Members, or Charter Members any form of membership fee, as this may  
present an economic hardship and therefore be a barrier to  
contributing to the Foundation's efforts."

trovo tutto molto sensato.

cercare di offrire un "marchio di qualità" potrebbe creare grossi  
problemi.
Da agronomo ho avuto esperienze dirette con i sistemi di  
certificazione e controllo di qualità.
La ditte che fanno certificazione rischiano sempre di compromettere  
il loro nome dovendo certificare la qualità di coloro che gli danno i  
soldi per campare... non so se mi spiego.
Anche ponendo fede assoluta nell'organo di certificazione , fare  
controlli di qualità su tutto il processo produttivo di una ditta che  
lavora in informatica è qualcosa di pressocchè impossibile. Basta  
chiedere a Bill Gates & C. come se la cavano con il software copiato  
(per non parlare della finanza!).

Quindi: chi potrebbe permettersi di garantire il bollino di qualità?
Chi può dire in buona fede che usa solo e soltanto 100% GFOSS?
Anche solo per alcune bislacche licenza (vedi ECW) sarebbe una  
promessa infondata.
io non giurerei nemmeno per ominiverdi...
voi?
che senso avrebbe a questo punto certificare ditte che usano "un po'  
" di GFOSS?
io uso un 35%, tu il 27% ?

seguimos hablando
Lorenzo
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