[Gfoss] OSGeo Local Chapter

ivan marchesini marchesini at unipg.it
Sat Dec 23 21:46:02 CET 2006


On sab, 2006-12-23 at 19:44 +0100, Paolo Cavallini wrote:

> Questo non e' completamente vero: nel mondo reale le scelte hanno sempre
> un'inerzia, e una volta che la comunità si da' una direzione spesso non
> e' cosi' facile cambiarla. Pensiamo allo scenario (si vis pacem para
> bellum?): fra x anni OsGeo prende delle scelte che non condividiamo; che
> si fa? Alcuni di noi vorranno lasciare l'Italian Chapter, alcuni non
> condivideranno la scelta, e si rischia il fork. Naturalmente questo puo'
> succedere anche per dinamiche interne, ma un soggetto esterno (e
> ingombrante) aumenta l'entropia, e dunque il rischio di divergenze
> sostanziali.
> Posto in modo leggermente diverso: siamo sicuri di voler lavorare
> localmente per dare credibilita' ad un marchio su cui abbiamo un
> controllo molto limitato?

l'obiezione è pertinente... molto...
tuttavia... quale è il livello di autonomia di un local chapter??
chiaro che se si diventa semplici esecutori di posizioni superiori la
voglia di lavorare non nasce.. ma se ci sono ampi margini di "libero
arbitrio" allora la questione cambia...
E' vero che si rischia di andare incontro a divergenze che potrebbero
portare a "fork", ma almeno ci sarebbe qualcosa da dividere...
cosa che al momento altrimenti non esiste...
inoltre, se si parte su basi traballanti (quali sono le nostre anche a
causa della difficoltà di darci delle scadenze) avere alle spalle un
soggetto autorevole ti consente di presentarti, almeno all'inizio, in
modo deciso... sicuro...
un altra domanda: siamo sicuri che mentre noi ci trastulliamo (ormai da
due anni) sull'argomento, non arrivi qualcun'altro che, magari con
motivazioni meno nobili di molti di noi, crei una struttura osgeo al
solo scopo di gettarsi sulla torta dei finanziamenti pubblici al free
software???
io ho notizia di movimenti, per ora embrionali, di grosse aziende che
lavorano *solo* con software proprietari che cercano di creare le
condizioni per drenare fondi pubblici... semplicemente creando strutture
satelliti ("open source") che funzionino da specchietto per le
allodole.. prendendo soldi ma non producendo (probabilmente) risultati
utili alla comunità...
domando: non rischiamo di essere marginalizzati se non ci muoviamo???



> 
> > ce ne vorrebbero 4 o 5. Non che debbano fare gran che per iniziare.
> 
> l'esperienza suggerisce di non sottovalutare l'impegno necessario
> 
> La questione del "cosa ci si perde": come ho detto, secondo me un
> rischio c'e'. Tanto per dirne una, a qualcuno la perdita della F
> (gFoss<>OSGeo) puo' far dispiacere.

a me fa molto dispiacere perdere la F!!!
si potrebbe studiare qualche via per mantenerla ???
ad esempio attribuendo un nome locale al chapter locale di osgeo..
non metto esempi perchè adesso ho in mente solo acronimi
ridicoli...  :-(


> 
> Intendiamoci: credo di essere fra i primi, se non il primo, ad aver
> posto l'esigenza di darsi una struttura: la cautela di questa mail e'
> solo per essere sicuri di partire col piede giusto, cosa a mio avviso
> non banale.
> pc

non credo possa esistere qualcuno tra di noi che metta in dubbio le tue
intenzioni....
ho sempre condiviso appieno la tua linea....

ciao

Ivan



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Ivan Marchesini
Department of Civil and Environmental Engineering
University of Perugia
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