[Gfoss] partecipazione

Francesco P. Lovergine frankie at debian.org
Tue Dec 12 12:27:29 CET 2006


On Mon, Dec 11, 2006 at 07:12:20PM +0100, Paolo Cavallini wrote:
> - - alcune ditte non si comportano in modo ottimale, non investendo in un
> loro asset, oppure
> - - alcune ditte, anche se si sono affacciate al software libero, non ne
> traggono vantaggi, quindi non ritengono opportuno reinvestirci, oppure
> - - e' piu' conveniente (principio del lemming furbo) lasciare che gli
> altri investano, e acquisire solo i benefici.
> Se fosse vera l'ultima ipotesi, verrebbe da sentirsi un po' parassitati.
> Che ne pensate?

Nella mia esperienza nel free software e comunita' che ci girano intorno, 
difficilmente a chi si affaccia al FOSS all'inizio (leggi qualche anno) 
sfiora minimamente l'idea di un approccio non passivo. 
E' una questione culturale, derivante da anni di software subito come 
prodotto da scaffale. Aggiungerei anche un qualche senso di inadeguatezza. 
La maturazione (risveglio ?) in tal senso e' processo lungo. E molte aziende 
di casa nostra spesso non hanno neanche il tempo di respirare, figuriamoci
di riflettere su quello che fanno...
Non nego peraltro che ci sia gente che di parassitismo culturale ci vive.
Generalmente non fanno molta strada...

-- 
Francesco P. Lovergine



More information about the Gfoss mailing list